Casal Palocco: una raccolta firme per “salvare” il Drive-In (VIDEO)

All’Axa iniziano i lavori per realizzare un edificio commerciale nell’area dell’ex Drive-In. Sui social però gli utenti chiedono un centro culturale.

Avviata una raccolta firme per “salvare” lo storico Drive-In

Una raccolta di firme per “salvare” il Drive-In ovvero il cinema all’aperto della Capitale, il primo costruito in Italia nel 1957 dalla Metro Goldwyn Mayer. La petizione è stata lanciata in rete da pochi giorni, su change.org e vola già verso quota 1000 firme. (clicca qui per partecipare alla raccolta firme).

I promotori sono due romani che insieme ad altri residenti di Axa e Casal Palocco chiedono di realizzare in quell’area, dove proprio in questi giorni si sono accese le ruspe per la costruzione di un edificio commerciale, un polo culturale.

I promotori della raccolta firme chiedono che lo schermo del vecchio Drive-In non venga nascosto dalle edificazioni, semmai valorizzato all’interno di un progetto culturale per cui si chiede la collaborazione del ministro Franceschini a cui i residenti intendono scrivere e inviare la petizione, non appena raggiunte le 5 mila firme.

Abbiamo contattato l’architetto Massimo Paolucci che ha progettato l’opera e che immediatamente chiarisce che lo storico Drive-In non verrà demolito, poi spiega alcuni punti del progetto.

«L’intervento edilizio – descrive – riguarda un’ampia operazione di recupero dell’area che attraverso la demolizione e ricostruzione delle cubature commerciali esistenti, in stato di degrado, ne prevede una ricostruzione e ricollocazione nella porzione del lotto più prossima alle aree del quartiere in cui si trovano altre attività commerciali. È inoltre previsto un arretramento dell’edificio verso via Senofane e  lungo via Pindaro, e la messa a dimora di nuove alberature e arbusti e la realizzazione di parcheggi.»

All’interno dell’area è inoltre previsto l’allestimento di una mostra permanente con le foto d’epoca del vecchio Drive-In. Un progetto che tutto sommato non sembrerebbe cozzare con la realizzazione di un polo culturale, per cui l’ultima parola però spetterà al ministro Franceschini a cui la petizione verrà inviata. 

Nel servizio di Mara Azzarelli le interviste ai promotori della raccolta firme, Ramona Pepegna Bianchini e Luca Bonardi.