Semafori presidiati in ritardo, cantieri diurni, Roma-Lido inaffidabile e un’arteria ormai insufficiente tra le ragioni del disastro
Via Cristoforo Colombo è nel caos. Un lungo serpentone di lamiera occupa a tutte le ore del giorno l’arteria che collega la Capitale ai quartieri marittimi. E non è ancora esplosa l’estate.
Ieri, martedì 13 aprile, le code dei pendolari di ritorno verso Ostia, hanno occupato la strada ininterrottamente dalle 13,00 fino alle 22,00 inoltrate (leggi qui). Nessuna colpa per incidenti o auto in panne, come erroneamente mostrava google traffico. Era semplicemente in piedi un cantiere per l’asfaltatura della strada da Malafede ad Acilia, nella stessa direzione della circolazione più intensa.
Molti automobilisti non si spiegano perché i cantieri di manutenzione stradale, almeno sulle arterie più congestionate, non si facciano durante la notte. Ci si è riusciti su via di Castelporziano e su via Canale della Lingua, non per quella che è considerata la via più trafficata di Roma.
Quella dei cantieri, però, non è l’unica aggravante a rendere la vita impossibile degli automobilisti pendolari. C’è in piedi il braccio di ferro tra agenti della Polizia locale di Ostia con quelli del comando centrale. Il comandante Angeloni aveva promesso che dal 1° aprile i vigili urbani del Gpit avrebbero supportato gli organici ridotti all’osso del X Mare (leggi qui) ma per non chiare ragioni, la data dell’affiancamento è slittata di un mese.
Il risultato è che la mattina il semaforo di Malafede e spesso anche quello di Acilia, vengono presidiati e quindi controllati a mano, con notevole ritardo rispetto all’ondata di mobilità verso la Capitale.
A tutto questo va sommato l’effetto flop della Roma-Lido. La storica ferrovia è alle prese con una gravissima carenza di materiale rotabile e ogni giorno fa registrare orari ballerini e corse saltate. Semprechè non si verifichino incidenti che ne pregiudichino il funzionamento totale per lunghi tratti (leggi qui). Sabato prossimo, 17 aprile, il Comitato pendolari si riunirà per discutere della drammatica situazione (leggi qui).
Così, in assenza di un servizio di trasporto pubblico affidabile, la verità è quella che hanno sottolineato più volte i sindacati della Polizia locale: “Non ci è mai interessato sollevare inverosimili questioni di presunte primazie o di chi sappia fare meglio cosa: ci interessava e ci interessa solo garantire sicurezza ed efficienza, in un generale quadro di razionalità amministrativa. D’altronde siamo ben consapevoli che la presenza della polizia locale sulla Colombo possa lenire i problemi di traffico ma certo non risolverli; la vera risoluzione come riconosciuto anche nel piano generale del traffico urbano consisterebbe in interventi di realizzazione infrastrutturale chiamati ad ampliare una arteria sotto pressione per il notevole aumento antropico del territorio. Detto questo, appare chiaro come la polizia locale continuerà a svolgere il proprio compito con grande professionalità, come sempre fatto, in attesa di queste opere”.
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