Tra le proprietà sequestrate anche immobili situati a Roma e Pomezia.
Operazione “Corolla” della Guardia Di Finanza di Roma. I finanzieri hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 40 milioni di euro ad un noto costruttore romano, considerato “fiscalmente pericoloso”. Tra le proprietà sequestrate anche immobili situati a Roma e Pomezia.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito il decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Roma nei confronti di Fabrizio Amore per un patrimonio totale di oltre 40 milioni di euro.
L’imprenditore romano, classe 1957 e attivo nel settore delle costruzioni, è stato coinvolto in varie vicende giudiziarie – tra cui anche appalti pubblici nell’inchiesta su Mafia Capitale (leggi qui) – e poi arrestato, nel 2015, per associazione per delinquere, reati tributari, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato.
Gli specialisti del GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma hanno individuato il metodo che Amore avrebbe utilizzato, per circa 20 anni, con l’obiettivo di procurarsi profitti illeciti, poi reimpiegati in acquisizioni patrimoniali riferibili a società utilizzate come “schermo giuridico” e intestate a prestanome.
Nello specifico, l’imprenditore avrebbe costituito e gestito una complessa galassia societaria, con soggetti giuridici ubicati anche all’estero (Isole Vergini Britanniche, Panama, Lussemburgo e Svizzera), per far confluire su conti correnti oltre confine ingenti quantità di denaro frutto delle frodi fiscali e bancarotte poste in essere in Italia.
Questi precedenti hanno consentito di inquadrare Amore tra i soggetti “socialmente pericolosi” ai sensi del Codice Antimafia (D.Lgs. 159/2011).
Ulteriori accertamenti economico-finanziari hanno permesso poi di ricostruire tutto il patrimonio che aveva accumulato, risultato decisamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
In totale si tratta di oltre 430 unità immobiliari tra appartamenti, garage, fabbricati commerciali e terreni, ubicati a Roma, Pomezia, Rieti, Olbia e Porto Cervo, che sono state sequestrate dalle Fiamme Gialle.
Ricordiamo ai lettori che essere indagato non significa essere colpevole: un imputato è considerato colpevole solo dopo il terzo grado di giudizio. E affinchè si formi il giudizio, le prove dovranno essere esibite e formate nel corso del processo.
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