Tre milioni di multa all’Atac. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha rimodulato la sanzione inflitta nel 2017. L’azienda è colpevole di aver tagliato in modo sistematico le corse di alcune tratte delle ‘ferrovie ex concesse’, ingannando i consumatori in merito alla effettiva disponibilità del servizio.
L’Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Roma, ha ricevuto una multa da 3 milioni di euro. L’Antitrust è tornata all’attacco e ha aperto un nuovo provvedimento dopo la sanzione inflitta alla società nel 2017, annullata dal Consiglio di Stato lo scorso anno.
Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato l’azienda sarebbe colpevole di aver tagliato le corse di alcune tratte delle ‘ferrovie ex concesse’, utilizzate dai pendolari, in modo «sistematico e persistente» tale da «ingannare i consumatori in merito alla effettiva disponibilità del servizio e a falsarne il comportamento economico».
I fatti risalgono al 2017, quando l’Antitrast aveva multato l’Atac per 3,6 milioni di euro, con l’accusa di aver posto in essere una pratica commerciale considerata scorretta nell’ambito della sua attività nel settore del trasporto pubblico locale.
In particolare la società era accusata di un frequente e mancato rispetto dell’orario diffuso presso le stazioni e attraverso il sito internet, a causa della «sistematica e persistente soppressione delle corse programmate del servizio pubblico di trasporto ferroviario lungo le ferrovie ex concesse Roma-Lido, Roma-Giardinetti-Pantano e Roma-Civita Castellana Viterbo.»
L’azienda era ricorso in appello e lo scorso anno il Consiglio di Stato lo ha accolto, chiedendo all’Autorità di «di pronunciarsi motivatamente sulla gravità della condotta, con conseguente possibilità di una rimodulazione della sanzione stessa».
L’Antitrust ha quindi rimodulato la sanzione, fissando la nuova multa a 3 milioni di euro.
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