Lo studio del Seresmi- Spallanzani mostra dati incoraggianti: il vaccino ha quasi cancellato i contagi nei centri anziani e nelle corsie degli ospedali
Sprazzi di luce cominciano a farsi largo tra le nubi fosche della pandemia. Iniziano a rendersi evidenti gli effetti del vaccino anti-covid somministrato agli operatori sanitari e agli anziani nelle case di riposo in tutta Italia: i contagi sono letteralmente crollati.
A renderlo noto l’ultimo studio realizzato dal Servizio regionale per l’epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive, il Seresmi dello Spallanzani, che ha effettuato una valutazione scientifica degli effetti della vaccinazione.
La ricerca ha registrato una diminuzione dei casi di covid tra medici, infermieri e personale sanitario che si è verificata già 15 giorni dopo l’inizio della campagna vaccinale, ma soprattutto un evidente decremento del numero di focolai all’interno delle strutture per anziani.
A partire dalla seconda metà di gennaio, data di inizio della somministrazione del richiamo, i numeri confermano il crollo dei contagi: si passa da un 6,9% di positivi nella settimana 18 – 24 gennaio a un 1,8% nella settimana 15 – 21 marzo: un calo di ben cinque punti sul totale delle notifiche.
“Tale importante risultato fa ipotizzare un effetto combinato della vaccinazione negli operatori sanitari e negli ospiti delle strutture socio-sanitarie residenziali”, sottolinea l’Unità di Crisi del Lazio in una nota.
Un successo che dimostra l’efficacia e l’importanza della vaccinazione nel frenare l’avanzata del virus, che prelude a un futuro di vittoria nella battaglia globale contro il covid.
Intanto anche a Pasqua e Pasquetta la campagna vaccinale prosegue senza sosta: “I nostri operatori saranno impegnati a somministrare nei due giorni di festa oltre 50mila vaccini”, sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
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