Concessionari del Parco dello Stagno in trattative con un gruppo nazionale che sostituisca la Virgin
Ieri la palestra Virgin Active di Ostia, in via Mar dei Sargassi, ha chiuso i battenti. La struttura di oltre 7mila metri quadrati, che per 14 anni è stata al centro della vita di migliaia di persone provenienti da tutto il litorale romano, ospitava due piscine, aree benessere, sale fitness e una palestra.
I cittadini sono preoccupati che la chiusura della palestra possa rappresentare l’inizio di un Parco della Madonnetta-bis, ovvero che l’area verde possa essere poco a poco abbandonata al degrado.
Claudio Atzori, vice-presidente Consiglio di Amministrazione Parco del Canale dello Stagno vuole tranquillizzare gli animi: “Sto gestendo questa situazione da un anno – ha affermato ai nostri microfoni – Nel 2020 abbiamo fatto un accordo con la Virgin per tagliare una percentuale poderosa dei costi di affitto”.
“Abbiamo cercato di andare incontro alla palestra, ma non è bastato. La struttura è di 7.500 metri quadrati, è tra i centri più grandi di Europa – spiega – Secondo me, loro hanno sfruttato male il potere commerciale delle piscine, non era il loro core-business”.
“Avrebbero dovuto fare un servizio più alla portata dei residenti di Ostia, ma sarebbe stato fattibile solo se le spese fossero state poche. I costi della piscina invece sono altissimi e la Virgin ha avuto difficoltà. Io però vorrei rassicurare tutti i cittadini di Ostia e la stessa presidente del Decimo Municipio, Giuliana Di Pillo, che ieri mi ha chiamato: la palestra non sarà abbandonata”.
“Non c’è nessun rischio di un Parco della Madonnetta-bis. Io mi sto adoperando per portare dentro la struttura qualcun altro. La prossima settimana incontrerò dei soci di una catena molto importante. Ho 5/6 appuntamenti già fissati. Ho in mente diverse idee sulla gestione. Si potrebbe anche dividere la struttura in due gestioni: la parte delle piscine e quella della palestra, intesa come sala cardio e sala pesi”.
Una ex iscritta alla palestra della Virgin, Simona, ha proposto: sui social: “Ora, nessuno di noi sa cosa sia successo tra la dirigenza Virgin e la dirigenza del parco, ma possiamo fare una sorta di associazione, tra personale che non continuerà con Virgin, e clienti “orfani” per parlare con la dirigenza del parco per provare a capire le soluzioni possibili, se già non sono state intraprese. Alla fine la struttura è lì, noi ci siamo, sicuramente qualche pezzo si perde, ma possiamo provare a “essere rilevati” in blocco”.
Erbacce, rifiuti e detriti. Così si presentava il tratto di area verde compresa tra via Mar dei Sargassi, via Mar dei Coralli e via dei Pescatori sul quale oggi sorge il Parco del Canale dello Stagno a Ostia. A determinarne la bonifica e la riqualificazione, un progetto del Comune del 1995: quello dei punti verdi qualità.
L’amministrazione individuò alcune zone verdi degradate e con un progetto di project financing le affidò in gestione. Ad aggiudicarsi il bando fu l’ente gestore composto dalla Insieme per lo Sport Spa e dalla polisportiva Insieme per lo Sport srl.
L’accordo commerciale, all’inizio del 2007, tra Virgin Active Italia e la Concessionaria Punto Verde Qualità, ha permesso la ripartenza dei lavori delle opere strutturali che il principio dell’azionariato popolare, aveva, come ovvio, vincolato proporzionalmente alle risorse via via raccolte alle sottoscrizioni.
Il parco gratuito per bambini è stato implementato con altri giochi consentendo al Punto Verde Qualità di ribadire il singolare primato di parco più frequentato di tutta Roma. E successivamente è stato aperto anche il ristorante, con vista sul laghetto.
Si è proceduto alla rimodulazione del progetto del Centro Fitness dando vita anche ai lavori per il PalaDiFiore, un vero e proprio palazzetto dello sport intitolato allo storico fondatore e presidente dell’Ostia Volley Club.
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