Roma San Paolo e Pomezia, a Pasqua esplode la street art

Da Roma a Pomezia, l'esplosione della street art come riqualificazione di edifici e luoghi nevralgici delle città.

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Foto crediti Andrea Pizzalis - courtesy Fondazione Pastificio Cerere

La street art negli ultimi tempi sta riscuotendo un discreto successo nel Lazio. E’ un periodo di grande “prosperità” e creatività per i writers, che stanno riscontrando il favore delle amministrazioni comunali, le quali, a differenza di quanto avvenuto in passato, spesso e volentieri stanno promuovendo questa forma di arte per rivalutare e riqualificare edifici e luoghi strategici delle città (leggi qui).

E’ il caso di Pomezia, ad esempio, che ha promosso il progetto “Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro“.

“Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro”

Riannodare il filo della storia contemporanea della città di Pomezia con quello del mito legato alle sue origini attraverso le figure di Enea e di Virgilio, è l’obiettivo dell’iniziativa che ha visto la collaborazione della Fondazione Pastificio Cerere e di grandi artisti del territorio e non solo.

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Foto crediti Andrea Pizzalis courtesy Fondazione Pastificio Cerere

Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro – afferma il curatore Marcello Smarrellipropone una visione inedita della città, recuperando la potenza comunicativa della pittura murale intesa come manifesto, intervenendo sui luoghi che da sempre contribuiscono ad arginare la desertificazione culturale, quali la scuola e la biblioteca, stimolando la curiosità e il pensiero critico, per generare nuove idee”.

Da questa settimana è visibile “L’antiporta“, il grande murale di 1.000 mq che l’artista Agostino Iacurci ha realizzato sull’intera facciata esterna della Biblioteca Comunale Tognazzi, proponendo un’inedita lettura dell’edificio e un nuovo ruolo nel percorso narrativo della città.

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Foto crediti Andrea Pizzalis – courtesy Fondazione Pastificio Cerere

L’opera

L’artista si è ispirato al libro VI dell’Eneide in cui si narra l’incontro con la Sibilla Cumana, la veggente che predice ad Enea lo sbarco sul litorale laziale. Il suo antro viene descritto da Virgilio come una caverna con cento porte che si spalancano automaticamente all’unisono nel momento del responso. Le soglie che conducono nell’oltretomba, la misteriosa porta in tufo dell’Heroon di Enea conservata al Museo Civico Archeologico Lavinium, le porte varcate da Virgilio e Dante nella Divina Commedia, sono altrettanti riferimenti derivanti dal confronto con i classici e amplificano la funzione simbolica della biblioteca, che diventa tempio del sapere, oracolo laico della città, luogo privilegiato in cui ottenere risposte alle proprie domande.

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Foto crediti Andrea Pizzalis – courtesy Fondazione Pastificio Cerere

Abbiamo sempre considerato la cultura – dichiara la vicesindaco Simona Morcelliniil tassello fondamentale per la costruzione di una comunità e la bellezza la luce evolutiva che ne guida il percorso. Questo progetto è veicolo di un messaggio unico e identitario, capace di illuminare gli spazi cittadini e riannodare i fili che collegano il mito al futuro, con i più giovani a fare da testimoni”.

Abbiamo l’obiettivo ambizioso di rivoluzionare il volto di Pomezia – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalàportandolo ad identificarsi con quelli che oggi sono i tratti distintivi della nostra Città: storia, futuro, giovani, tecnologia, innovazione, sostenibilità. Pomezia è uno dei laboratori più innovativi d’Italia capace di mettere a sistema le aziende, il turismo e la vita in tutte le sue meravigliose declinazioni. Le opere realizzate restituiranno un panorama cittadino rivitalizzato e vivace, con l’impronta indelebile dell’arte di strada condivisa con gli studenti del territorio”.

Inoltre, è delle ultime ore la notizia che il famoso writer Ivan Tresoldi in autunno organizzerà una serie di azioni collettive e partecipate in due scuole di Pomezia.

Roma: ha preso il via il laboratorio di street art “Cantieri San Paolo”

La street art torna ad “invadere” anche i quartieri romani. Da poco, infatti, ha preso il via “Cantieri San Paolo“, laboratorio a cielo aperto tra street art e arte pubblica a cura di Michele Trimarchi.

cantieri san paolo

Il progetto, che rende protagonista il quartiere romano incastonato tra Valco San Paolo e l’IIS Rossellini, prevede interventi di arte urbana firmati da diversi protagonisti della scena italiana e internazionale, Greg Jager, Gojo e Collettivo ‘900 con Leonardo Crudi ed Elia Novecento, Wuarky e Lola Poleggi.

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