A un anno di distanza la madre di Daigoro Todini, 30 anni, chiede di conoscere la dinamica sull’incidente in cui ha perso la vita il ragazzo
Non si dà pace per la morte del figlio. E per cercare di ricostruire cosa è veramente successo quel pomeriggio del 7 marzo di un anno fa sulla Roma-Fiumicino, la signora Clara Colelli chiede aiuto alla comunità di Facebook.
Sta rimbalzando tra i gruppi e le pagine social l’appello di mamma Clara per la ricerca di testimoni presenti sul luogo dell’incidente in cui, dopo il disperato tentativo dei medici del San Camillo, ha perso la vita suo figlio Daigoro Todini di 30 anni. L’incidente avvenne il 7 marzo al km 16,400 direzione Roma dell’autostrada Roma-Fiumicino alle ore 16,00. Daigoro era sulla sua moto e venne fatta atterrare anche l’eliambulanza per trasportare in ospedale il giovane centauro.
La prima ricostruzione dell’incidente effettuata dalla Polizia Stradale avrebbe rilevato l’avvenuto scontro tra due moto con il coinvolgimento di una vettura, una Toyota Corolla. Non se ne è saputo di più.
La mamma di Daigoro, però, chiede giustizia e vuole sapere con esattezza come sono andati i fatti e di chi sarebbe stata la responsabilità di quell’incidente. Così pubblica un primo appello: “Amici vi chiedo aiuto, per favore: cerco testimoni del 7 marzo 2020 relativo all’incidente sulla Roma-Fiumicino direzione Roma tra un’auto e moto. Mio figlio è il ragazzo poi deceduto in ospedale Daigoro. Ho bisogno di sapere se qualcuno ha visto”.
Successivamente mamma Claria pubblica altri due messaggi facendo delle indicazioni ancora più precise. Per farlo usa due frame tratti da un video girato sul luogo dell’incidente pochi minuti dopo lo scontro. Nel primo si vede una donna di spalle parlare con un uomo: “Amici e parenti condividete questa foto presa da un video, la donna di spalle dice delle cose importanti sull’incidente di Daigoro, mio figlio poi morto, 7 marzo 2020 roma fiumicino km 16,400 ore 16,00 ,mi dicono possa essere di Fiumicino. AIUTATEMI per favore”. Poi mostra bene in primo piano un uomo che telefona davanti alla moto del figlio: “Chi sei? Chi lo conosce? Come si chiama? Su un video c’è questo uomo… aiutatemi a cercarlo, forse mio figlio ha detto qualcosa… sono la madre, per favore aiutatemi”.
La speranza della donna è che quell’uomo possa essere un primo soccorritore che abbia avvicinato il ragazzo e che possa aver raccolto da lui le sue ultime parole, magari la descrizione della dinamica dell’incidente. Pubblichiamo l’immagine che è ripresa dal profilo della donna per aiutarla a fare giustizia nella speranza che quella persona possa collaborare in qualche modo.
Chi potesse fornire informazioni utili è invitato, dunque, a prendere contatto con la donna attraverso il suo profilo facebook Clara Colelli.