Fiumicino, rimosso un quintale di esplosivo dalla villa-santabarbara

Entra nello scantinato del nonno defunto e scopre la presenza di materiale esplodente. Sul posto, in via Passo Buole all'Isola Sacra, sono intervenuti la Polizia di Stato con il Nucleo Antisabotaggio e Nucleo Artificieri

esplosivo fiumicino

Entra nello scantinato del nonno defunto e scopre la presenza di esplosivo. Sul posto, in via Passo Buole all’Isola Sacra, sono intervenuti la Polizia di Stato con il Nucleo Antisabotaggio e Nucleo Artificieri. Noi per primi vi avevamo dato questa notizia venerdì 19 marzo (leggi qui), oggi è arrivata la conferma dalla Polizia di Fiumicino che ha fornito altri particolari. 

Il 9 marzo, intorno alle 9, l’uomo ha contattato il commissariato di Fiumicino,  riferendo di aver rinvenuto, all’interno dello scantinato dell’abitazione del nonno, deceduto nel maggio del 2020, alcune casse con dentro materiale esplosivo.

Fiumicino, ecco tutto l’esplosivo trovato

Sul posto, i poliziotti hanno immediatamente richiesto l’intervento del Nucleo Antisabotaggio della Questura di Roma, che, effettuato un primo accesso, ha constatato la presenza di un rilevante quantitativo di materiale esplosivo ed esplodente, tra cui bobine di miccia detonante, detonatori elettrici e a miccia, cariche di lancio per bombe da mortaio, munizionamento bellico nonché alcune cartucce di gelatina dinamite di vari calibri per un quantitativo di circa 100 chili.

L’esplosivo, a base di nitroglicerina, sensibile e pericoloso alla manipolazione,  è stato disarticolato e messo in sicurezza da parte degli artificieri della Polizia di Stato  che, hanno sigillato l’intera area, facendo evacuare i due nuclei familiari che abitano lì, attivando un servizio di vigilanza fissa.

Il giorno seguente, il Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, ha effettuato una ulteriore ispezione dei locali e, considerato che gli esplosivi sono risultati legalmente detenuti dal defunto, un ex incursore della Marina Militare e gestore di un’impresa di distruzione di infrastrutture marine, ha provveduto a rimuovere e a far brillare in sicurezza il materiale rinvenuto.

Oltre ad alcuni residuati bellici risalenti al secondo conflitto mondiale rimossi e distrutti da personale specialistico dell’Esercito Italiano, sono state ritrovate anche sette bottiglie che, da un confronto tra i tecnici del Nucleo Artificieri, Esercito Italiano e Vigili del Fuoco, potrebbero contenere “astrolite G/2”, materiale ad elevato potenziale esplosivo, detenuto illegalmente e quindi sottoposto a sequestro.

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