Un triste primato che certo non si addice alla Capitale d'Italia, ma che fotografa la situazione di assoluta criticità in cui versa Roma a causa della congestione del traffico.
Roma è la peggiore città in Italia per congestione del traffico e per ore perse dagli automobilisti. A dirlo la ricerca di INRIX Global Traffic Scorecard che mette a confronto oltre 100 metropoli nel Mondo.
Un triste primato che certo non si addice alla Capitale d’Italia quello emerso nell’ultima ricerca di INRIX sull’analisi della mobilità e della congestione del traffico in più di 100 metropoli nel Mondo.
La Città Eterna, non solo è risultata essere la peggiore in Italia per le lunghe code che si registrano quotidianamente nelle principali arterie e per le ore perse da ogni automobilista imbottigliato nel traffico (solo nel 2020 ben 66 ore), ma Roma è ritenuta più trafficata di megalopoli come San Paolo, Los Angeles o Istanbul. Nonostante l’emergenza Covid e quindi lockdown e smartworking compresi, nello scorso anno la Capitale si è attestata al 18esimo posto nel Mondo.
Sulla questione è intervenuto Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio, che ha dichiarato:
“A Roma il traffico automobilistico è stato altissimo nonostante le restrizioni arrivate per affrontare la pandemia le centraline di monitoraggio del PM10 e questi dati lo continuano a certificare, è ancora ultimo posto d’Italia per le ore perse nel traffico e in fondo alle classifiche mondiali.
Doveva arrivare un grande aumento di servizio di trasporto pubblico per garantire distanziamento e sicurezza; – prosegue il presidente di Legambiente Lazio – invece il TPL è stato percepito come luogo dove i viaggiatori rischiano di più il contagio, con assembramenti soprattutto su bus periferici e ferrovie urbane Roma Lido e Roma Nord. Se si doveva approfittare di questi mesi per mettere in campo una grande cura del ferro, la cura è rimasta ferma al palo, senza neanche un metro di binario in più e addirittura una contrazione significativa dei chilometri di ferro, a causa dell’interruzione di interi tratti tranviari.
Il Campidoglio è stato totalmente assente nel necessario potenziamento del trasporto pubblico, che sarebbe stato anche indispensabile per immaginare una città migliore nel futuro. Quando si è avuta la possibilità di spostarsi, chi ha potuto, lo ha fatto in auto tornando a riempire le strade di vetture e l’aria di smog; le fasce sociali più deboli e gli abitanti delle periferie, invece, sono stati costrette ingiustamente a un maggior rischio di contagio su bus, tram e metro“. – ha concluso Scacchi.
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