Da una parte Zingaretti lascia una poltrona importante a livello nazionale, dall'altra consolida la sua leadership alla Pisana con l'apertura ai 5 Stelle.
“Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione“. – con queste parole Nicola Zingaretti ha annunciato le sue dimissioni da Segretario Nazionale del Partito Democratico.
Un fulmine a ciel sereno per gli attivisti del PD. Ma Zingaretti è stato inammovibile: “Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili.
Se prima c’era grande attesa per l’Assemblea in programma il prossimo 13 marzo, ora ce n’è anche di più. Sembrerebbe che nessuno tra gli esponenti del PD era stato informato della decisione del segretario. In molti hanno tentato di dissuaderlo. Tra questi anche l’ex premier Letta, Delrio e Boccia.
Non è mancata la stoccata polemica da parte di Zingaretti: “Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni. Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli“. – si sfoga Zingaretti su Facebook.
Zingaretti ha poi voluto ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto nel suo mandato. “A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie. Ciao a tutte e tutti, a presto“. – ha dichiarato.
Se da una parte Zingaretti lascia una poltrona importante a livello nazionale, dall’altra consolida la sua leadership alla Pisana. Il presidente della Regione Lazio, infatti, ha aperto ad un ingresso del Movimento Cinque Stelle in giunta. Un’operazione che nel concreto dovrebbe portare all’assegnazione di due assessorati a Roberta Lombardi e a Valentina Corrado.
Intanto, anche se le persone a lui vicine smentiscono categoricamente, crescono i rumors su una sua possibile candidatura a sindaco di Roma alle prossime elezioni. Un’ipotesi che avrebbe del clamoroso e che potrebbe sconvolgere tutti gli assetti e i piani del centrosinistra per la corsa al Campidoglio.
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