Ecco quali sono le piante d’appartamento con azione depurante dell’ambiente domestico e dell'ufficio
Depurare l’aria di casa e dell’ufficio da inquinanti è l’imperativo del periodo, imposto per ragioni igieniche oltre che sanitarie.
L’inquinamento atmosferico è diventato uno dei problemi più pressanti degli ultimi decenni, e la tecnologia è impegnata sempre più a sviluppare motori “ecologici” per la riduzione del carico inquinante, ma sarebbe una lotta inutile, se nel frattempo non curassimo la preservazione delle zone verdi, l’unica vera risorsa di tutela dell’ambiente e dell’aria che respiriamo. Le piante oltre a dare ossigeno, sono formidabili filtri naturali, e svolgono un’azione molto efficace perché depurano l’aria di casa e degli ambienti di lavoro chiusi.
Le nostre case, i luoghi di lavoro, le scuole, ambienti in cui passiamo la maggior parte della nostra vita, sono spesso più inquinati degli ambienti esterni. Una soluzione per proteggerci dalle sostanze inquinanti di cui siamo contornati, sono le piante domestiche, che non rivestono solamente una funzione estetica, abbellendo gli ambienti e risollevando lo spirito, ma quella, meno appariscente ma ben più importante, di disinquinare l’aria che raggiunge i nostri polmoni.
Purificare gli ambienti in cui si vive nella maniera più ecologica possibile è un gol da tutti i punti di vista: la naturalezza del metodo, l’abbellimento dell’ambiente con organismi dall’innata bellezza, il basso costo e la facile reperibilità.
Le piante da tenersi in appartamento devono avere in generale alcune importanti caratteristiche: anzitutto, la capacità di adattarsi a condizioni ambientali non ottimali per scarsità di luce, atmosfera asciutta e spesso sbalzi di temperatura. Inoltre devono avere carattere sempreverde, sviluppo contenuto e foglie o portamento ornamentale.
La maggior parte delle piante d’appartamento è di tipo esotico, tropicale o subtropicale, e pertanto nel nostro clima non possono sopravvivere all’aperto ma nelle nostre case. Col riscaldamento nel periodo invernale, trovano infatti un ambiente consono per il loro ciclo vegetativo durante tutto l’anno.
Sul mercato, l’offerta di piante da collocare nei vari ambienti di casa, a seconda della capacità di depurare l’aria dalle sostanze chimiche tossiche, è ampissima. Vediamone alcune tra le più facili da reperire nel classico negozio di piante e fiori:
La Lingua di Suocera, nome botanico Sansevieria trifasciata ‘Laurentii’, è ad esempio una pianta particolarmente resistente e cresce anche con poca luce. Ideale per la stanza da bagno o in cucina, ambienti dove è necessario contrastare l’effetto tossico della formaldeide, sostanza presente nei prodotti per la pulizia della casa. A tal scopo una pianta molto diffusa che può aiutarci a filtrare molti agenti inquinanti, è anche il Ficus, (nome botanico Ficus benjamina), più difficile da gestire ma molto valido per contrastare l’inquinamento delle sostanze chimiche dei prodotti per pulire che si intrappolano nei tappeti (formaldeide), o nelle camere di casa dove si svolgono degli hobby, con vernici e solventi (benzene). Una perfetta collocazione del Ficus è il salotto, dove si potrà trovarle anche una più giusta posizione a favore di luce (mai diretta).
Sempre in cucina e accanto ad una finestra ben illuminata, una pianta dalla più semplice gestione e dalla forte azione depurante, è l’Aloe (Aloe vera).
Per il suo potente effetto di contrasto ai gas di scarico invece, non è raro trovare negli officine meccaniche, una pianta di Pothos (nome botanico Scindapsus aures), che necessita di poca luce ed è consigliabile quindi anche nel garage di casa, dove spesso si svolgono anche lavori con vernici.
Spesso non pensiamo anche agli effetti inquinanti delle feci dei nostri animali domestici. La loro toilette talvolta, per l’assenza di uno spazio esterno, si trova in uno sgabuzzino o in un bagnetto di servizio di casa. In tal caso, ideale sarebbe collocarvi accanto una pianta di Edera Comune (nome botanico Hedera helix), utile anche per contrastare le sostanze tossiche dei detergenti più aggressivi.
Una pianta dalla straordinaria efficacia nell’assorbire e neutralizzare le sostanze tossiche inquinanti, è lo Zamioculcas, conosciuta come pianta di Padre Pio: essenza di un fascino semplice e sobrio e non troppo ingombrante, può essere collocata ovunque, quindi nelle stanze dove passiamo più tempo.
Da segnalare infine trr le piante più comuni, lo Spatifillo, (nome botanico Spathiphyllum Mauna Loa), imbattibile nella lotta dei più comuni composti organici volatili, quali il benzene, la formaldeide e il tricloroetilene ma risulta efficace anche con toluene e xilene. Richiede una cura semplice ma costante senza eccedere nell’annaffiatura. La bellezza dei suoi fiori, la rendono ideale e gradevole in ogni ambiente.
Comunque, non bisogna vedere le piante come dei soprammobili o in un’ottica semplicemente utilitaristica. Sarebbe giusto considerare che sono degli organismi viventi e fornire loro luce, acqua, calore, nutrimento e, perché no, anche le nostre attenzioni; se le cureremo con un po’ del nostro amore i risultati ci ripagheranno ampiamente. In fondo, per dirla alla Fulco Pratesi (fondatore del WWF Italia): “Abbiamo molte più cose in comune con un albero che con un transistor”.
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