Vaccino covid made in Italy, le aziende italiane pronte a produrlo

Oggi l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico: entro autunno le aziende italiane pronte alla produzione di massa. Ma resta il nodo dei brevetti

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Il governo italiano intende avviare la produzione dei vaccini sul territorio del Bel Paese, per uscire dall’impasse nell’approvvigionamento delle dosi dovuta ai tagli unilaterali nella fornitura delle dosi previste decisi dai colossi farmaceutici britannici e statunitensi – AstraZeneca, Pfizer e Moderna.

Entro autunno le aziende italiane pronte a produrre i vaccini. Resta il nodo dei brevetti

Nell’incontro che si è svolto oggi al ministero dello Sviluppo Economico diverse aziende si sono dichiarate pronte a produrre il vaccino anti-covid in 4-6 mesi.

Al centro della riunione il nodo dei bioreattori, i macchinari necessari a produrre il principio attivo e i vari componenti dell’antidoto.

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Durante il vertice è stato appurato che “ci sono le condizioni immediate per avviare la fase dell’infialamento e finitura. Grazie all’eccellenza produttiva dell’Italia, infatti, sono già pronte a partire molte aziende”, fa sapere il ministero in una nota.

Presenti al tavolo, oltre al ministro Giancarlo Giorgetti, anche il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, il neo Commissario all’emergenza Paolo Figliuolo, il presidente dell’Agenzia Italiana per il Farmaco, Giorgio Palù, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Franco Gabrielli.

Resta tuttavia da sciogliere il nodo dei brevetti: senza un via libera dei colossi farmaceutici la produzione interna in Italia sarebbe illegale. Lunedì primo marzo Lorenzo Wittum, amministratore delegato di AstraZeneca, si è dichiarato disponibile a cedere la licenza per favorire un’accelerazione nei tempi di produzione.

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“Lo stiamo già facendo”, ha affermato Wittum, dicendosi disposto a condividere con più aziende il brevetto. “Ma abbiamo bisogno di due condizioni: un partner capace di gestire questo processo di produzione, perché il trasferimento tecnologico non è assolutamente facile, e poi un partner che abbia capacità di produzione di decine di milioni al mese”, ha sottolineato l’ad di AstraZeneca.

Al termine dell’incontro di oggi al MISE, intanto, è stato dato mandato dal ministro ai diversi rappresentanti presenti di procedere all’individuazione dei privati in grado di produrre vaccini entro autunno del 2021.

Nel corso del vertice è stata ribadita la volontà del governo di realizzare in Italia un polo per la ricerca di farmaci e vaccini con investimenti pubblici e privati.

La produzione in Italia del vaccino, hanno assicurato le aziende, potrà avvenire a conclusione dell’iter autorizzativo da parte delle autorità competenti, in un tempo stimato di 4-6 mesi.

Inoltre è stata ribadita da parte del ministero allo Sviluppo Economico anche la volontà di partecipare al progetto europeo per il rafforzamento della produzione di vaccini, in vista del colloquio che si terrà domani tra il Commissario Ue al Mercato interno, Thierry Breton, e il ministro Giorgetti.

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