Nella seconda domenica del mese di maggio, come tradizione si festeggiano tutte le mamme del mondo
La Festa della mamma che si festeggia ai nostri giorni, e che quest’anno ricorre il 9 maggio, è una ricorrenza che si svolge più o meno in contemporanea, in gran parte degli stati del mondo, la seconda domenica del mese di maggio.
E’ una festa con una tradizione in parte religiosa e in parte civile, che ha una storia veramente molto antica e articolata.
La prima “festa della mamma” di cui la storia parla, fa riferimento al culto greco pagano di Potnia, la divinità madre di tutte le donne del mondo, che con il politeismo, cioè l’adorazione degli dei dell’Olimpo, cede il passo alla celebrazione della antica divinità greca Rea (nell’illustrazione), madre di tutte le divinità principali (Ade, Demetra, Era, Estia, Poseidone e Zeus) e detta per questo “grande madre”.
Dai romani, Rea fu assimilata a Opi, dea dell’abbondanza, ed in seguito a Cibele, un’antica divinità, simbolo per antonomasia di Madre Natura, alla quale veniva dedicata addirittura una settimana intera di festeggiamenti. A testimonianza di questo culto, esiste ancora ed è molto sentita, la tradizione del pellegrinaggio devozionale alla Madonna Nera, un tempo Cibele Madre Nera, il 2 febbraio, durante la Festa della Candelora a Montevergine in Irpinia.
Di tutti gli altri riti dell’antichità greco/romana, si è persa invece praticamente ogni traccia già in epoca medioevale e rinascimentale, lasciando il posto a quella che diviene l’unica festa della mamma, legata alla maternità della Madonna, ufficializzata proprio con l’attribuzione a Maria del titolo di Theotokos, appunto “Madre di Dio”, nel V secolo durante il Concilio di Efeso, convocato dall’imperatore Teodosio II, il 22 giugno del 431, in Asia minore.
La Festa della Mamma come la intendiamo oggi, fu introdotta soltanto tra l’800 e il ’900, per merito della pacifista americana Ann Reeves Jarvis, che al termine della guerra civile americana, iniziò ad organizzare una serie di incontri conviviali, spesso semplici pic-nic con lo scopo di favorire l’amicizia tra le madri di Nordisti e Sudisti. Il risultato fu di notevole effetto, in quegli anni difficili e post bellici, tanto da spingere la figlia a proseguire la tradizione ancora nei primi anni del ‘900. I numerosi eventi dedicati alle madri, ebbero un sempre maggiore seguito, finché il presidente americano Woodrow Wilson ne ufficializzò l’esistenza, con una festa dedicata alla mamma. Accadeva nel 1914, e naturalmente la data decisa da Wilson, fu proprio il 9 maggio per la ricorrenza della morte di Ann Reeves Jarvis.
La Festa della Mamma in Italia inizia ufficialmente per motivi propagandistici, durante il fascismo. Ogni anno il 24 dicembre, veniva festeggiata la “Giornata della madre e del fanciullo”, con tanto di premiazione delle mamme più prolifiche. E’ dal dopoguerra, che in Italia la Festa della Mamma si diffonde come festa non di propaganda, ma esclusivamente come festa religiosa e sociale nel modo che tutt’oggi conosciamo. Succede a metà degli anni ’50, quando a Don Otello Migliosi, parroco di una frazione di Assisi viene l’idea di celebrare la maternità nel suo valore cristiano proprio nel mese di maggio, mese dedicato alla Madonna; quasi in contemporanea in Liguria, il Sindaco di Bordighera Raul Zaccari insieme al presidente dell’Ente Fiera del fiore di Bordighera-Vallecrosia, Giacomo Pallanca, ne promuovono fortemente anche l’aspetto commerciale per favorire il mercato dei fiorai locali e in seguito nazionali, facendo nascere quella bella abitudine giunta fino a noi, di donare fiori alle mamme in questa ricorrenza.