Ostia, milioni di foto di un secolo di storia nazionale a rischio allagamento (VIDEO)

Sette milioni di immagini tra foto e lastre giacciono in uno scantinato a rischio allagamento: il materiale, dichiarato patrimonio culturale di interesse storico, è stato raccolto dal fotografo di Bettino Craxi

Sette milioni di foto che raccontano più di un secolo di storia dell’Italia e del Vaticano che rischiano di essere distrutti alla prima pioggia più insistente del solito. Questo perché manca un posto sicuro dove lo Stato possa accoglierle e trasformarle in un incredibile archivio di immagini aperto a tutti gli studiosi.

Sette milioni di preziosissime immagini tra foto e lastre giacciono in uno scantinato a rischio allagamento: il materiale, dichiarato patrimonio culturale di interesse storico, raccolto dal fotografo di Bettino Craxi

Sono in uno scantinato di viale della Pineta, a Ostia, le immagini che Umberto Cicconi, fotografo personale di Bettino Craxi per tanti anni collaboratore anche de L’Espresso e di Panorama, ha pazientemente raccolto e comprato durante la sua vita. Con il video che accompagna l’articolo che state leggendo canaledieci.it è in grado di documentare il grave rischio che un pezzo della nostra storia possa essere cancellato con una pioggia più violenta del solito.

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1 giugno 1958: Charlton Heston a Cinecittà, sul set di «Ben Hur» (proprietà Fondazione Allori)

Le immagini, quasi tutte su pellicole negative e su lastre, sono contenute in una serie di scatoloni e in alcuni schedari esposti ai capricci del maltempo. Lo scantinato si trova, com’è ovvio, sotto il livello stradale e già a gennaio, in coincidenza con una serie di giornate di pioggia, un rivolo d’acqua è penetrato nel magazzino bagnando diverse scatole di lastre. Fortunatamente Cicconi è riuscito a contenere il fenomeno e a limitare i danni ma il rischio è dietro l’angolo.

I sette milioni di immagini (più 1200 film) fanno parte del patrimonio della Fondazione Allori dopo l’avvenuta donazione da parte di Cicconi. E che si tratti di materiale particolarmente prezioso lo attesta la Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio per il Ministero per i Beni e le Attività culturali con una certificazione del 16 gennaio 2020. Il materiale è dichiarato “di interesse storico particolarmente importante” e questo sottopone la proprietà a speciali obblighi di tutela e salvaguardia.

Dentro ci sono le foto del ventennio fascista, un secolo di immagini del Vaticano, gli scatti dei paparazzi della Dolce vita, la storia fotografica della nascita dei partiti dal dopoguerra, delle vicende di  Bettino Craxi e della politica di fine secolo.

L’elenco del fondo fotografico

Il fondo fotografico della Fondazione Allori consiste in sette milioni di pezzi tra lastre, negativi, diapositive e stampe, tutti relativi alla storia italiana del ‘900. Ne fanno parte:

l’archivio di Alberto Cartoni, fotografo attivo durante il ventennio fascista accreditato presso Palazzo Venezia. L’archivio comprende immagini che documentano la parabola del regime fascista, prevalentemente attraverso la vita pubblica e privata del Duce. Di particolare pregio le foto inedite relative alla costruzione di innumerevoli opere architettoniche (l’Università “La Sapienza”, il Foro Italico, etc.). Nel 1940 l’archivio é stato murato dallo stesso Cartoni per tutelarlo da manomissioni e furti. Nel1990 è stato riportato alla luce da Umberto Cicconi. II fondo consiste di 460.000 tra lastre e negativi.

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1 novembre 1958: è l’inizio ufficiale della Dolce Vita, con lo spogliarello-scandalo della ballerina turca Aiché Nanà al ristorante di Trastevere «Rugantino» (proprietà Fondazione Allori)

Archivio Agenzia Roma Press Photo, fondata nel 1955 da Tazio Secchiaroli con Sergio Spinelli, e Archivio Agenzia V.E.D.O. (Visioni Editoriali Diffuse Ovunque) di Adolfo Porry Pastorel, fondata nel 1951, nella quale lavorò anche Tazio Secchiaroli all’inizio della sua carriera. Si tratta di due celebri agenzie fotogiornalistiche nate nel dopoguerra, considerate per quasi mezzo secolo leader del settore. Soggetti particolarmente importanti della collezione 30110: il Vaticano (1870-1990), il Fascismo (19221939), Casa Savoia (1890-1946), vita politica della Capitale e del Paese dalla monarchia alla crisi della prima Repubblica, la “Dolce vita” e “Hollywood sul Tevere”, backstage di film, storia della radio e della televisione (1950-1990), artisti e personaggi celebri, cultura, moda, spettacolo, cronaca. I due fondi consistono complessivamente di 5.500.000 tra dagherrotipi, lastre e negativi.

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10 luglio 1956: Frank Sinatra, «the Voice», si rinfresca sulla spiaggia di Fregene allo stabilimento “Il Patio” (proprietà Fondazione Allori)

Archivio Spartaco Appetiti, fotografo accreditato presso la Santa Sede. L’archivio copre un arco cronologico che va dal 1920 alla fine degli anni Sessanta ed è dotato di eccezionali documenti fotografci del Vaticano poiché Appetiti fu per decenni il fotografo personale di diversi Pontefici.
Il fondo consiste di 540.000 tra lustre e negativi.

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Umberto Cicconi tra Stefania e Bobo Craxi

Archivio Umberto Cicconi, fotoreporter e fotografo freelance, fotografo ufficiale di Bettina Craxi dal 1978 al 2000. Nel corso della sua attività ha ritratto la politica nazionale e internazionale della prima Repubblica. Le sue fotografie, pubblicate per quasi vent’anni da riviste italiane c straniere, si caratterizzano per la ripresa quasi sempre “colta al volo” dei personaggi fotografati. L’archivio aggrega i fondi personali di altri fotografi-autori: Antonio Sansone, Italo Tonni, Osvaldo Restaldi, Vezio Sabatini, Luciano Paternò, Tano d’Amico e Fausto Giaccone attraverso i quali si completa la parte parte recente della storia e della cronaca italiana. ll fondo consiste di 645.000 tra lastre, negativi e diapositive.

Foto in copertina: 4 giugno 1944, un carro armato davanti a Castel Sant’Angelo durante la liberazione di Roma da parte delle truppe USA (proprietà Fond. Allori)

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