Vaccinazioni, tutto pronto alla Nuvola e alla stazione Termini

Vaccino covid, l’assessore D’Amato: "La Nuvola dell’Eur luogo che carica nostri operatori”. In Italia somministrate 3 milioni e mezzo di dosi

vaccino

La Regione Lazio si prepara a realizzare una vaccinazione a tappeto dei cittadini residenti.

Per accelerare la somministrazione delle dosi la Nuvola dell’Eur – il Centro Congressi disegnato dall’archistar Massimiliano Fuksas – è stata trasformata in un Centro Vaccinale Asl, in grado di vaccinare fino a 3mila persone al giorno: aprirà mercoledì 24 febbraio.

Ma un nuovo Punto vaccinazioni sorgerà anche all’interno della Stazione Termini: ad annunciarlo è l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.

La Nuvola di Fuksas sarà il nuovo Centro Vaccinazioni: garantirà 3mila somministrazioni al giorno

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“Questa mattina ho svolto un sopralluogo presso il nuovo Hub vaccinale della Nuvola all’Eur assieme alla Direzione strategica della Asl Roma 2. E’ tutto pronto per iniziare la campagna vaccinale, aprirà mercoledì 24 febbraio”, dichiara l’assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato.

“E’ un hub vaccinale in grado di superare le 3mila vaccinazioni al giorno”, spiega. “Il luogo trasmette una carica importante ai nostri operatori sanitari, che sono fortemente motivati e determinati”.

“Sono previste 50 poltrone per le somministrazioni contestuali”, sottolinea D’Amato.

La Stazione Termini diventa un Polo Vaccinale

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Sarà Roma Termini la prima stazione in Italia a diventare un Centro per le vaccinazioni. Si partirà l’8 di marzo: ad annunciarlo l’assessore D’Amato. Vista la portata dell’evento, dovrebbe essere invitato anche il premier Mario Draghi.

Dalla seconda settimana di marzo la stazione centrale di Roma “sarà il primo grande hub ferroviario a fare una cosa del genere”, sottolinea l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti.

“Il 9 marzo presenteremo anche il treno sanitario che abbiamo messo a disposizione della Protezione Civile e della Croce Rossa per trasportare malati Covid o gravi”, afferma Battisti.

Il punto vaccini, secondo le prime indiscrezioni, dovrebbe essere allestito in piazza dei Cinquecento.

Vaccino covid: in Italia somministrate oltre 3,5 milioni di dosi

Le dosi di vaccino somministrate in Italia hanno superato oggi i 3 milioni e mezzo, secondo il report pubblicato dal governo. L’aggiornamento alle ore 15 indica la cifra di 3.537.975.

I vaccinati con due dosi, compreso il richiamo, sono ora 1.332.163. Delle oltre 3,5 milioni di dosi somministrate, 2.210.876 sono andate a personale sanitario e sociosanitario, 638.483 a personale non sanitario, 367.054 a ospiti delle Rsa, 261.444 a over 80, 24.902 a membri delle forze armate, 35.216 al personale scolastico.

La stragrande maggioranza delle dosi impiegate sono del vaccino Pfizer-Biontech (3.334.254). Al secondo posto Astrazeneca (110.016) e Moderna (93.705), secondo dati del ministero della Salute aggiornati a oggi.

AL VIA LE VACCINAZIONI DI INSEGNANTI E PROFESSORI UNIVERSITARI, ESCLUSI I DOCENTI NON RESIDENTI

Intanto è iniziata la somministrazione del vaccino AstraZeneca agli insegnanti di tutte le scuole e le Università del Lazio, insieme al personale scolastico, per un totale di circa 4mila docenti e lavoratori che nell’arco della giornata di oggi riceveranno il vaccino.

Cattive notizie però per i docenti che hanno la cattedra nel Lazio, ma la residenza in un’altra regione: per essere vaccinati dovranno fare riferimento al territorio di provenienza.

“Nel primo giorno di somministrazione rivolto al personale della scuola le operazioni si stanno svolgendo regolarmente in tutti i punti vaccinali regionali, ho avuto modo stamani di verificare personalmente presso l’hub di Fiumicino Lunga Sosta e presso il Sant’Andrea”, afferma l’assessore D’Amato.

“Oggi sono prenotati circa 4mila operatori scolastici per la somministrazione del vaccino AstraZeneca, e la macchina sta funzionando regolarmente. Siamo in attesa della circolare del Ministero della Salute per estendere il servizio fino al 65 anno di età”, spiega l’assessore.

“Considero di particolare importanza il documento approvato ieri dalla Conferenza delle Regioni – prosegue D’Amato – in cui si è stabilito che ogni Regione provvede a vaccinare i propri insegnanti residenti ed assistiti indipendentemente dalla Regione in cui prestano il servizio. Questo al fine di chiarire alcune difficoltà che erano emerse”, conclude l’assessore.

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