Per salvaguardare l'ambiente è fondamentale una corretta raccolta differenziata. La tecnologia in aiuto di cittadini e imprese
La raccolta differenziata è da anni un obbligo di legge. Eppure presenta ancora diversi interrogativi, legati alla poca informazione.
Ora, a dare una svolta positiva, potrebbe essere la nuova etichetta ambiente digitale creata da “Junker”, una app per distinguere le categorie di rifiuti.
L’applicazione da anni aiuta cittadini e aziende a gestire i rifiuti in maniera puntale e corretta, leggendo il codice a barre dei prodotti.
Ma per fare un passo in più i creatori hanno progettato una nuova etichetta ambientale digitale, che permette di offrire direttamente sulle confezioni tutte le istruzioni per la differenziata, in modo dettagliato e geolocalizzato in base alle regole del Comune.
La soluzione sarà introdotta per la prima volta in Italia sui contenitori di “KEEPizza”, in quanto è stato stimato che i cartoni per la pizza sono tra i rifiuti che più facilmente vengono conferiti nel bidone sbagliato.
In questo modo tutti i clienti che acquisteranno a domicilio una pizza contenuta in una confezione di questo tipo troveranno stampato sul cartone un QR Code da inquadrare con il telefono, per sapere dove gettare l’imballaggio.
L’utente sarà quindi automaticamente indirizzato all’app gratuita Junker, dove, grazie ad una semplice scansione del codice a barre, avrà accesso a tutte le informazioni di conferimento validate dai Consorzi delle materie.
L’etichetta ambientale digitale è un’iniziativa particolarmente importante, poiché nasce con l’intento di offrire un aiuto non solo ai cittadini ma anche ai produttori e distributori di imballaggi, alle prese con le nuove complesse regole in materia.
Infatti il recente decreto legislativo n. 116, approvato a settembre del 2020, ha introdotto l’obbligo di riportare nell’etichetta di tutti gli imballaggi immessi al consumo sul territorio nazionale le informazioni ambientali per “facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulla destinazione finale degli imballaggi”.
Questa disposizione presenta alcune criticità a carico di produttori, distributori e importatori, che devono adeguare i loro processi di impresa, rischiando pesanti sanzioni in caso di inosservanza. E’ proprio in questi casi che la tecnologia può diventare un grande aiuto, offrendo un servizio esaustivo per tutti.
Articolo di Alessia Pasotto
dottoressa in Economia dell’Ambiente e dello Sviluppo
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