La nuova modalità di visite a distanza ha creato molti problemi agli utenti.
Per mesi l’Inps ha sospeso le visite mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile e la disabilità. La nuova modalità, a distanza, ha creato molti problemi agli utenti.
Con l’emergenza sanitaria in corso anche l’Inps ha dovuto riorganizzare vari servizi, tra questi le visite medico legali per l’accertamento di invalidità civile e disabilità. Le nuove modalità stanno creando però molti problemi agli utenti che riscontrano grandissime difficoltà.
“Secondo me – racconta una cittadina – ci sono patologie per cui si può inviare della documentazione. Altre patologie per cui non è possibile. Mio marito ha avuto un ictus e ha una cartella clinica di 56 pagine. Loro ti dicono che più di un tot “byte” non puoi trasmettere. Sennò devi farlo per raccomandata, ma me l’hanno sconsigliata perchè va perduta. Non avendo la possibilità di scannerizzare, inviare ecc., l’ho dovuto fare a pagamento e questo non mi sembra giusto“.
Chi non ha la possibilità di chiedere aiuto a un famigliare non può far altro che rivolgersi a una struttura di Patronato.
“Parliamo di persone disabili. – spiega Massimiliano Allegrini, operatore patronato ENASC – Sta creando problemi. Un disabile deve mandare un’email di 2 megabyte oppure per posta. Utilizzando la mail invece che una Pec non si ha nessuna certezza che il messaggio sia stato recapitato all’Inps o che qualcuno quantomeno l’abbia visto. Inoltre, l’Inps dovrebbe dare un numero di protocollo. Ci sono due barriere: la prima è tecnologica da parte degli utenti disabili e l’altra è la presa in carico della visita a distanza. Dovrebbe essere coinvolto anche l’assessorato alle politiche sociali. Non possiamo abbandonare famiglie di disabili“.
A onor del vero da qualche mese l’Inps ha ripreso a effettuare le visite in presenza ma i tempi di attesa sono molto lunghi, per una domanda inviata a novembre del 2019 l’appuntamento e’ stato fissato a marzo del 2021.
Servizio di Giorgia Perla
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