Il Lazio non andrà in zona arancione: la conferma della Regione

Sventato il rischio di una nuova stretta: boccata d'ossigeno per bar e ristoranti e per tutti coloro che hanno esigenza di spostarsi da un comune a un altro

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Dopo l’ansia degli ultimi giorni oggi i cittadini del Lazio possono tirare un respiro di sollievo: la regione è destinata a rimanere zona gialla.

Ad annunciarlo oggi, anche se con il condizionale d’obbligo, è l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato: “Dai dati in nostro possesso del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il Lazio dovrebbe rimanere in zona ‘gialla’ con un valore RT a 0.95“, sottolinea.

L’assessore D’Amato ottimista: “Il Lazio verso il prolungamento della zona gialla”

zona arancione gialla

Una boccata d’ossigeno per bar e ristoranti, che potranno restare aperti fino alle 18, e per tutti coloro che hanno esigenza di spostarsi da un comune a un altro: impossibile farlo quando la regione è in zona arancione, salvo naturalmente motivi di salute, lavoro o necessità.

Nel Lazio invece durante l’ultima settimana si è assistito a “una riduzione del numero dei nuovi focolai, una riduzione del tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva e di quelli in area medica entrambi al di sotto delle soglie di allerta”, dichiara l’assessore D’Amato.

“Inoltre vi è una riduzione dell’incidenza del covid-19 per 100mila abitanti. Come sempre diciamo i colori non sono un concorso a premi, ma il frutto del rispetto da parte dei cittadini delle regole di prevenzione”, afferma l’assessore.

Poi l’avvertimento: “La zona gialla non è mai un disco verde o un tana libera tutti, anzi: aumenta la responsabilità e il rigore. Ovviamente attenderemo le valutazioni finali dell’ISS e del Ministero della Salute”, attese per domani, venerdì 19 febbraio.

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