San Valentino: gli auguri agli innamorati da Pino e Aurora

Nel giorno di San Valentino vi raccontiamo la storia d'amore di Giuseppe e Aurora, felicemente sposati da quasi 60 anni. 

San Valentino è la festa degli innamorati e i protagonisti della nostra storia, uniti dall’amore, lo sono praticamente da tutta la vita. Giuseppe Pavia e Aurora Petrone, 160 anni in due. Si sono conosciuti quando lei aveva solo 15 anni e da allora non si sono più lasciati. Ci raccontano la loro lunga storia d’amore e ne approfittiamo per rubare qualche segreto per la ricetta di un matrimonio felice.

San Valentino: Pino e Aurora, una storia d’amore lunga 60 anni

Pino e Aurora, 84 anni lui e 76 lei, basta guardarli per capire che il loro è un amore vero e sincero, di quelli destinati a durare per tutta la vita. Si conoscono da sempre, eppure, quando si guardano, hanno ancora negli occhi quella luce che brilla negli innamorati al primo appuntamento.  

Il primo incontro lo ricordano ancora come fosse ieri. Si sono conosciuti nel 1960 a casa di lei, Pino, Vigile del Fuoco, era un collega del padre, che, per gentilezza visto che Pino era a Ostia da solo, lo aveva invitato a pranzo a casa sua, a Fiumicino. Per lui fu subito amore.

«Aurora aveva 15 anni – racconta Pino – aveva già un fidanzatino, un finanziere, ma abbiamo subito capito che tra noi c’era qualcosa di speciale così le ho chiesto di lasciarlo per fidanzarsi con me e lei ha accettato, io avevo 23 anni. Naturalmente ho chiesto prima il permesso al padre, mio collega, che solo dopo avermi dato tutti gli avvisi di comportamento da tenere con la figlia, mi diede il via libera.»

«La dichiarazione – aggiunge Aurora – me la fece sugli scogli dove sta adesso la raffineria su Viale Coccia di Morto.»

Una storia d’altri tempi nel rispetto delle regole e delle convenzioni. Le uscite si limitavano a passeggiate vicino alla casa di Aurora, lei era molto piccola,

«Avevo una moto e a pochi passi c’era la pista dell’Aeroporto di Fiumicino (non ancora inaugurato) e lì andavamo a scorrazzare a bordo della mia Gilera 150 super sport.» racconta Pino.

Aurora invece ci racconta la dichiarazione d’amore, un po’ impacciata come si addice a un gentiluomo di altri tempi.

«Mi disse: non so da dove iniziare, io molto ingenuamente gli dissi “inizia dalla fine (già avevo capito tutto) e lui disse “ vuoi fidanzarti con me ? ovviamente risposi di si.»

San Valentino: Pino e Aurora. Il giorno del matrimonio

Anche il loro matrimonio ha dell’incredibile tanto da guadagnare le pagine di un giornale del tempo, “forse il Messaggero” dice Aurora. Fu celebrato a Fiumicino nella chiesa Santa Maria Porto della Salute, il 12 maggio 1963. Ce lo facciamo raccontare.

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L’articolo di giornale che racconta il giorno del matrimonio di Giuseppe e Aurora

«Dopo tre anni di fidanzamento, decidemmo di sposarci- dice Pino – Aurora era minorenne e i genitori dovettero venire a firmare per l’autorizzazione. Il giorno del matrimonio eravamo in quattro: Io, Aurora, mio fratello Alberto e Rosaria la sorella di Aurora. Durante il mio fidanzamento, Alberto (mio fratello) conobbe la sorella di Aurora, Rosaria e decidemmo quindi di sposarci assieme tutti e quattro. Fù una vera festa e novità, con tanto di titoli sui giornali “Due pompieri sposano due figlie di un pompiere”. E l’indomani partimmo in treno (sempre tutti e quattro) verso Napoli. Lì un mio compare di cresima ci prestò una macchina ( una 600 Fiat) per continuare il viaggio. Visitammo tutta la costiera Amalfitana. Un Road Trip anni 60, in 4 in una 600.»

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Il giorno del matrimonio nella chiesa Santa Maria Porto della Salute a Fiumicino.

La ricetta per un matrimonio felice.

Due figli e tre nipoti, una intera vita insieme e mai un momento di crisi. Ma allora qual è la ricetta per un matrimonio felice?

«Riconosco che il mio matrimonio è un matrimonio felice. Con rispetto e tanto amore reciproco – dice Aurora – la vita attuale è molto difficile per i giovani, rapportarsi con gli altri è ancora più difficile, ma il mio consiglio è trovare sempre un punto d’incontro, contando fino a 100 e poi rispondere. L’importante è volersi bene, rispettarsi e dire sempre una parola in meno, a volte anche se è necessario mordersi la lingua»

Festeggiate ancora San Valentino? Come?

Si risposerebbero altre cento volte, dicono, e ancora oggi festeggiano San Valentino.

«Anche se solo con un fiore, un pensiero c’è sempreassicura Pino –  certo i primi anni facevo tutti regaloni in oro, poi piano piano sono andato a finire con i fiori. Sono contento di essere arrivato a 58 anni di matrimonio. La maggior parte delle mie scelte sono state fattegrazie ad Aurora. Il suo carattere è molto protettivo ed io di questo ne ho approfittato e sono molto soddisfatto del percorso che stiamo vivendo insieme.»

«Quando se lo ricorda lui – dice Aurora ridendo – mi porta sempre un fiore, un presente dai, un fiore è brutto dirlo (ridono entrambi.). San valentino è una festa in cui si aspetta dal fidanzato o dal marito., l’espressione di amore. Ovviamente tutti giorni lo si deve dimostrare, ma le ricorrenze sono belle anche per la formalità dell’evento. Ed è sempre bello ricevere pensieri e attenzioni. Quindi festeggiate e non svilite la ricorrenza.»

Rispetto, pazienza e amore dunque, sono la ricetta di un rapporto duraturo. E se lo dicono loro, c’è da fidarsi, buon San Valentino.