Aurelio: ruba l’auto a una malata di tumore. Arrestato ladro di origini cingalesi

A condannarlo il GPS presente nella macchina e una scusa, al momento del blocco della Polizia, che non ha retto.

roma

L’auto me l’ha data un amico per lavarla“. Questo il goffo tentativo di sfuggire al fermo della Polizia da parte di un ladro italiano di origini cingalesi, arrestato per aver rubato il veicolo ad una malata di tumore.

“L’auto me l’ha data un amico per lavarla”: arrestato ladro cingalese

E’ andata male al ladro di origini cingalesi: a condannarlo il GPS presente nella macchina e una scusa, al momento del blocco della Polizia, che non ha retto.

Il furto e il successivo arresto

Una leggerezza sarebbe potuta costare caro alla proprietaria del veicolo: la donna, malata di tumore, aveva lasciato l’auto nel parcheggio dell’ospedale dove si era recata per sottoporsi alle cure chemioterapiche, con le chiavi sotto il tappetino. La macchina, infatti, doveva essere ritirata poco dopo dalla figlia e per evitarle problemi con l’accesso in ospedale – considerate le normative anti Covid – aveva optato per questo escamotage. Peccato che il gesto sia stato notato da K.A.F.A., 38enne italiano di origini cingalesi, il quale indisturbato ha approfittato per rubare il mezzo.

L’allarme è scattato quando la figlia, provando ad individuare il mezzo nel parcheggio dell’ospedale, seguendo le indicazioni della madre, non riusciva a trovarlo.

Immediata la telefonata alla compagnia assicuratrice che, seguendo il segnale GPS, ha a sua volta allertato il 112 NUE. La sala operativa della Questura di Roma, ha così fatto “da ponte” con le volanti della Polizia e con l’istituto assicurativo che ha monitorato in tempo reale lo spostamento dell’autovettura.

Pochi istanti dopo, gli agenti del commissariato Borgo hanno individuato la macchina ferma nei pressi di un autolavaggio in via Gregorio XI.

Il 38enne è stato subito bloccato, mentre era intento a rovistare all’interno del mezzo. In quel momento “l’idea geniale”: sorpreso dalla presenza dei poliziotti, K.A.F.A. ha dichiarato che si trovava lì per lavare la macchina di proprietà di un suo amico. La scusa ovviamente non è bastata per evitare l’arresto.

L’uomo è stato accompagnato presso gli uffici del commissariato Aurelio e al termine degli accertamenti, è finito in manette per furto aggravato.

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