Nessuna cerimonia istituzionale per la commemorazione degli infoibati nel X Municipio benchè ospiti il Villaggio Giuliano nato da quella tragedia
Un post su facebook per commemorare il Giorno del Ricordo. E’ questa tutta l’attenzione dedicata dal X Municipio alla commemorazione della tragica vicenda delle foibe. Una trascuratezza inspiegabile e ancor più grave se si considera che in questo municipio sorge un intero quartiere, il Villaggio Giuliano di Acilia, dove alloggiano le generazioni fuggite, o meglio cacciate, dall’area giuliano-dalmata teatro dell’eccidio.
Sul litorale romano l’unica cerimonia dedicata alla memoria degli infoibati e delle violenze perpetrate prima dai fascisti poi dalle milizie di Tito si è tenuta questa mattina per iniziativa dell’associazione Decimo Solidale. Alla presenza del capogruppo municipale di Fratelli d’Italia, Pietro Malara, è stata deposta una corona d’alloro in piazza Segantini, cuore del Villaggio Giuliano di Acilia, dove si sono riuniti alcuni dei discendenti di quella generazione di giuliani-dalmati che ha dovuto scappare per sfuggire alle atrocità post-belliche.
Com’è noto ad Acilia sorge il Villaggio Giuliano, area di edilizia popolare che dalla metà degli anni Cinquanta, in forza dei finanziamenti del Piano Marshall, ha accolto per il 15% degli alloggi disponibili per gli esuli che abbandonavano l’Istria, Fiume e la Dalmazia ceduti alla Jugoslavia per gli accordi di pace post-guerra.
“Fa triste pensare che in un municipio, la dove è presente un villaggio con una forte comunità di esuli, non abbia fatto nulla per ricordare la giornata del 10 febbraio – lamenta Dario Cologgi, delegato per la Sicurezza di Fratelli d’Italia – Per fortuna c’è chi non dimentica”.
L’unica iniziativa (non istituzionale) assunta dalla presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo, nel Giorno del Ricordo è la pubblicazione del post che vi proponiamo nello screenshot che segue, tratto dalla sua pagina pubblica di facebook.
Queste sono le sette righe di testo dedicate da Di Pillo al Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale istituita con una specifica legge fin dal 2004. “La tragedia delle Foibe è una delle pagine più dolorose della storia del nostro Paese. Conservare e rinnovare la memoria di questa atrocità valga come monito soprattutto per le future generazioni affinché, attraverso il racconto di quell’orrore, i nostri giovani siano sensibilizzati, educati e formati al rispetto dei valori fondamentali della solidarietà, della fratellanza e della umanità”.