Vaccinazioni, i medici di base: “Per velocizzarle serve nostro coinvolgimento”

Le vaccinazioni per gli ultra ottantenni proseguiranno fino ad aprile. I medici di base: "Nostro apporto fondamentale per velocizzare la campagna"

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Funziona a pieno regime il portale della Regione Lazio per la prenotazione del vaccino anti-covid: oltre 120mila le vaccinazioni già calendarizzate per la fascia di popolazione degli ultra-ottantenni.

Un dato incoraggiante, dopo gli iniziali problemi tecnici manifestati dal sito web durante il primo giorno di funzionamento, a causa del gran numero di accessi. A preoccupare, ora, è la questione relativa alla quantità di dosi in arrivo, e i tempi previsti per il completamento del ciclo.

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“Con 120mila anziani che si sono prenotati presso i centri vaccinali il calendario arriva fino ad aprile. Solo per completare le vaccinazioni sul totale dei 460mila over 80 presenti nel Lazio, considerando che ne restano ancora 340mila, si arriverà dunque fino a luglio”, spiega Alberto Chiriatti, rappresentante della Federazione dei Medici di Medicina Generale (FIMMG).

Per questo, sottolinea, “è necessario un maggiore coinvolgimento del territorio, attraverso l’intervento dei medici di famiglia nella campagna vaccinale”.

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Il rallentamento nella somministrazione dei vaccini è frutto della riduzione dei quantitativi di dosi, annunciata unilateralmente dai colossi farmaceutici Pfizer, Moderna e AstraZeneca. L’intervento dei medici di base tuttavia permetterebbe di accelerare i tempi delle vaccinazioni.

“La gente ha una grande voglia di vaccinarsi”, afferma Chiriatti. “Noi medici di base abbiamo già dato la nostra disponibilità, e molti di noi hanno già aderito alla manifestazione di interesse. Ora, però, chiediamo garanzie sulla regolarità della fornitura delle dosi, il modo di conservazione, e la sicurezza per noi e per i pazienti: prima di iniziare a somministrare le dosi nei nostri studi è necessario che tutti i colleghi abbiano ricevuto la seconda dose di vaccino”, spiega.

“Al momento, a causa della riduzione nella consegna delle dosi, è come se avessimo i fucili senza munizioni“, prosegue il rappresentante della FIMMG.

“Noi – prosegue – la disponibilità l’abbiamo data. E il numero dei medici disponibili salirebbe ancora di più se dovessero risolversi i problemi di fornitura e di conservazione con chiarezza. Ma sono ottimista, sono convinto che intorno alla metà di febbraio i problemi si risolveranno”, conclude Chiriatti.

Nel frattempo il direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, risponde alle polemiche innescate dall’iniziale malfunzionamento del portale web dedicato alle prenotazioni del vaccino.

“L’alta percentuale di prenotati, ben 100mila nella sola prima giornata, è la dimostrazione concreta che alle parole si devono sempre far seguire i fatti”, afferma Vaia in una nota. “Rinnovo l’invito a non avventurarsi in questo periodo in sterili polemiche che fanno solamente male e disorientano l’opinione pubblica, mentre soprattutto noi uomini di scienza e chi si occupa della salute pubblica, dovremmo essere sempre più neutrali, scevri da interessi di parte e tutti dediti alla lotta contro il coronavirus”, conclude il direttore dello Spallanzani.

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