Grande Roma

Poteri speciali a Roma Capitale: il M5S protesta, FI aspetta dal 2019

Il M5S accusa Lega e Forza Italia di non volere poteri speciali per la Capitale. FI: "La nostra proposta attende dal 2019"

È scontro sui poteri speciali da assegnare a Roma Capitale. Mentre la sindaca Virginia Raggi chiede di essere audita in Parlamento, Forza Italia replica che da marzo 2019 la maggioranza giallorossa M5S-PD si rifiuta di discutere una specifica proposta di legge.

« FI e Lega negano il consenso all’audizione in Commissione Affari Costituzionali per il 3 febbraio». Accusa il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito che inizialmente aveva chiesto e ottenuto che nel giorno dell’anniversario dei 150 anni della Capitale la commissione parlamentare audisse la sindaca Virginia Raggi e i rappresentanti dell’Aula sui poteri di Roma Capitale. «Ho convocato una capigruppo urgente 20 minuti prima dell’odierna seduta dell’Assemblea capitolina per comunicare gli inaspettati sviluppi dell’audizione richiesta al presidente Brescia presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera per il prossimo 3 febbraio, sulla riforma dei poteri per Roma. Con grande costernazione apprendiamo infatti dal presidente che, nonostante avesse già proceduto con la richiesta formale al presidente della Camera Fico una volta sentito l’ufficio di presidenza di commissione, alcuni gruppi abbiano poi negato il consenso allo svolgimento dell’audizione in questione», spiega De Vito. «Una reazione che ci lascia sorpresi e increduli poiché arriva da forze politiche che, pure avendo concorso ad approvare in maniera unanime la mia mozione sul tema lo scorso 12 gennaio e pur dichiarandosi formalmente e costantemente disponibili a portare avanti la battaglia comune per la rinascita di Roma e per il suo riconoscimento dello status di capitale, allorchè si procede in maniera rituale, con audizioni formali e non per comitati, se ne sfilano», sottolinea.

La replica del senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) non si è fatta attendere. «Mi ha chiamato il presidente del Consiglio Comunale di Roma Marcello De Vito nella mia qualità di coordinatore Romano di Forza Italia – rivela Gasparri – Ho chiarito a De Vito che i deputati di Forza Italia della Commissione Affari costituzionali non hanno dato l’assenso all’audizione, all’improvviso proposta, del sindaco di Roma Raggi in data 3 febbraio, perché riteniamo necessario un approccio ben più serio alla questione dei poteri e dei mezzi da destinare a Roma Capitale. Pertanto, invece che un’audizione improvvisata, sarà meglio procedere in maniera corretta e secondo i regolamenti della Camera».

«Per questo Forza Italia ha chiesto l’immediato incardinamento delle proposte di legge riguardanti Roma Capitale. Quella del nostro gruppo, a prima firma Barelli, risale addirittura al maggio del 2019 e non è stata mai discussa in una Camera dei Deputati in cui il partito a cui fa riferimento la Raggi è sempre stato, in questi anni, parte essenziale della maggioranza che ha governato i lavori di commissioni e aula. Noi siamo favorevoli ad un immediato incardinamento di queste proposte di legge e all’avvio di una discussione di merito sui poteri e le risorse di Roma Capitale, coerenti con ciò che il centrodestra e Forza Italia hanno fatto a differenza di altri schieramenti politici. Quando la Commissione avesse deciso di incardinare quelle proposte, potrà decidere tutte le audizioni che riterrà di fare. In questo modo si procede se si vuol essere seri. Non con audizioni spot», conclude Gasparri.