Acilia, 1° febbraio, piena notte. I poliziotti notano un uomo che viaggia in auto, alle due del mattino, in pieno orario di coprifuoco.
Gli agenti decidono di procedere a un controllo. Il guidatore della vettura però, fermato in via Ostiense all’altezza della stazione della Roma-Lido di Acilia, inizia improvvisamente una folle fuga a bordo della macchina.
Dopo vari chilometri di inseguimento l’uomo – arrivato ormai in via del Casaletto di Giano, nei pressi delle campagne accanto al Tevere – abbondona il veicolo e tenta di fuggire a piedi in un terreno agricolo.
Il malvivente però viene rincorso dai poliziotti che, nonostante la pioggia a dirotto e il buio pesto, riescono a bloccarlo.
A quel punto l’uomo dà in escandescenze e aggredisce gli agenti: con grande fatica i poliziotti, dopo una breve colluttazione, riescono a infilargli le manette.
Il fuggitivo, un 35enne di origine rumena, è stato poi accompagnato in ospedale per un livido sul volto e refertato con due giorni di prognosi. Gli agenti invece, a causa dell’aggressione, hanno riportato lesioni guaribili in 3 giorni.
B. P., queste le sue iniziali, era sprovvisto di patente, mentre l’auto è risultata di proprietà di una donna: a quanto si apprende gliel’aveva affidata per risolvere un guasto meccanico.
Il 35enne, con diversi precedenti, al termine degli accertamenti è stato arrestato e sanzionato per la violazione del coprifuoco e delle disposizioni dell’ultimo Dpcm.
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