Protesta questa mattina degli studenti del liceo scientifico Democrito di Casal Palocco. Gli allievi contestano l’articolazione delle misure anti-contagio. Videointervista di Mara Azzarelli
E’ ferma e vibrante la protesta degli studenti del liceo scientifico Democrito e della sua succursale che questa mattina hanno tenuto un sit in davanti all’istituto di via Prassilla.
L’articolazione delle misure assunte dagli organi istituzi0onali nazionali e regionali per fronteggiare il rischio di contagio da covid19 non piace agli studenti che hanno illustrato gli elementi del loro malcontento. Sulla strada, palloncini e fumogeni verdi, bandiere italiane e un grosso striscione con lo slogan “Generazione in rivolta, riprendiamoci la scuola”. “Non andiamo contro la dirigenza, andiamo contro le misure prese dal ministro dell’istruzione Lucia Azzolina e dalle procedure non concordate con il presidente della regione Zingaretti: non è possibile che decidano e lavorano senza ascoltarsi tra di loro” sostiene uno studente.
Da lunedì scorso gli alunni stanno “scioperando” senza andare a scuola in presenza nè collegandosi in dad. Oggi la manifestazione è stata inscenata dai soli rappresentanti di classe (sia genitori che studenti) e domani, l’idea non ancora ufficializzata, è che tutti i ragazzi resteranno a casa provando solo a collegarsi. Se non verranno accettati i collegamenti da parte della scuola, i ragazzi si scollegheranno tutti.
Per loro l’orario delle lezioni in presenza dalle ore 10,00 alle 16,00 è inaccettabile. Dispongono ancora di poche corse di mezzi pubblici per spostarsi. In una delle sedi l’impianto di riscaldamento è guasto. Le aule nuove per aumentare gli spazi dedicati alla didattica non sono state ancora consegnate. Nella succursale presso la sede parrocchiale di San Tommaso Apostolo, all’Infernetto, non c’è il segnale wifi.
“Con l’orario d’ingresso alle ore 10,00 – sostengono – si costringono i ragazzi a prendere gli autobus, cosa non necessaria in un orario d’accesso ordinario perché i genitori li avrebbero accompagnati prima di spostarsi in ufficio. In qualche caso l’ingresso è stabilito per le ore 10,00 quando gli autobus non passano mai. Concludendo le lezioni alle 15,00/16,00, poi, bisogna avere il tempo di tornare a casa e, a giornata praticamente finita, non c’è la possibilità di praticare attività sportiva o alcun tipo di esperienze extracurriculari. Solo lo spazio per rimettersi stanchi a studiare per il giorno dopo”.