Tragedia di Lanuvio, sospetti sul monossido di carbonio. Rischi e consigli

Strage di anziani in una RSA di Lanuvio, nei pressi della Capitale. Trovate tracce di monossido di carbonio: indagini a tutto campo

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E’ di cinque morti e sette feriti gravi, ricoverati in codice rosso, il tragico bilancio della strage avvenuta questa notte in una Residenza per Anziani (RSA) di Lanuvio, nei pressi della Capitale.

I Vigili del Fuoco, nel corso dei rilievi, hanno trovato tracce di monossido di carbonio, ma le indagini sono ancora aperte per capirne l’esatta provenienza. Potrebbe essersi formato a partire da una stufa, da una caldaia o da una perdita di gas: al momento non si esclude alcuna ipotesi.

Dal sopralluogo dei pompieri infatti non è stato possibile stabilire l’origine e la provenienza del composto letale, che si forma in presenza di combustione di gas metano o di altro tipo di carburante o combustibile fossile.

La strage è avvenuta nella RSA “Villa dei Diamanti“, a Lanuvio. A dare l’allarme un addetto alla struttura, che questa mattina, 16 gennaio, ha trovato i presenti morti o privi di sensi (leggi qui).

I Vigili del Fuoco hanno messo in sicurezza la struttura, e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati hanno eseguito i rilievi scientifici utili all’indagine in corso.

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I corpi dei deceduti saranno trasportati presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata per eseguire le autopsie. Tra gli intossicati ricoverati in gravi condizioni figurano anche due operatori della struttura di Lanuvio, che ospitava in totale dieci persone.

Gli anziani ospiti sono risultati tutti positivi al Covid, benché asintomatici. É in corso sopralluogo da parte di ispettori sanitari dell’Asl e del Nas Carabinieri di Roma per le verifiche, poi l’intera struttura sarà sottoposta a sequestro su disposizione della Procura di Velletri, che coordina le indagini.

I consigli dei Vigili del Fuoco per difendersi da un killer spietato: il monossido di carbonio

Il monossido di carbonio è un gas letale per la salute, che può svilupparsi in assenza di ossigeno o per l’intasamento dei tubi di scarico dell’impianto di riscaldamento. Fondamentale per la sicurezza effettuare ogni anno il controllo dei fumi della caldaia.

“Un ricambio dell’aria è necessario sia per lo smaltimento dei prodotti della combustione, sia per evitare la formazione di pericolosi gas non combusti. Con camini o stufe accese arieggia sempre i locali per evitare la formazione del monossido di carbonio”, spiegano i Vigili del Fuoco.

Il monossido di carbonio è un gas inodore, incolore e insapore. Sono queste caratteristiche a renderlo pericoloso. “Una presa d’aria o una finestra leggermente aperta possono salvarci la vita”, proseguono i Vigili del Fuoco.

Non dimenticare di “far controllare da tecnici specializzati le apparecchiature a gas per il riscaldamento e l’acqua calda. Un loro malfunzionamento potrebbe produrre monossido di carbonio: respirarne anche una minima quantità può essere letale!”, avvertono i pompieri.

I maggiori rischi derivanti da una mancata revisione e controllo dei fumi della caldaia sono: “la fuoriuscita di gas, la formazione di monossido di carbonio, l’incendio del combustibile, un cortocircuito degli impianti elettrici che servono l’impianto”, concludono i Vigili del Fuoco.

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