Il M5S di Ostia: “Fare chiarezza sulle piste ciclabili del passato”

I consiglieri 5 Stelle del Decimo Municipio hanno riscontrato la mancanza di documenti fondamentali nella realizzazione delle piste ciclabili da parte delle precedenti amministrazioni

pista ciclabile ostia

Dopo la bocciatura della pista ciclabile sul Lungomare da parte del ministero dei Trasporti, il Movimento 5 Stelle di Ostia va al contrattacco. Secondo i consiglieri pentastellati del Decimo Municipio la gran parte delle piste ciclabili realizzate dalle precedenti amministrazioni presentano gravi errori nella documentazione amministrativa.

“Si parla ormai da mesi della pista ciclabile sul Lungomare, ma a guardar bene piuttosto bisognerebbe parlare di quelle già esistenti. Abbiamo appurato che molte piste ciclabili del nostro territorio, realizzate dalle precedenti amministrazioni, mancano della Determina Dirigenziale di traffico e del codice IBU (Insieme Beni unitari), che identifica un bene a patrimonio pubblico”, affermano in una nota i consiglieri del Gruppo del Movimento 5 Stelle del Decimo Municipio.

piste ciclabili

“Ma questo – prosegue la nota – ad alcuni attuali detrattori è sfuggito, concentrandosi piuttosto sulla ciclabile del Lungomare”.

Per il Gruppo 5S del Decimo Municipio le mancanze amministrative del passato impediscono, ad esempio, di procedere con la manutenzione, lo sfalcio e la pulizia delle vecchie piste ciclabili. Piste, affermano i pentastellati, che di fatto “esistono ufficiosamente ma non ufficialmente. In buona sostanza sono piste ciclabili fantasma”.

“Il passato si ripropone prepotente su ogni aspetto che affrontiamo quotidianamente svolgendo il nostro lavoro di Consiglieri, ed è per questo che abbiamo presentato e approvato una risoluzione per chiedere ai Dipartimenti competenti di completare l’iter delle piste ciclabili già esistenti”, annuncia il Gruppo M5S.

“Questo ci permetterà”, proseguono i consiglieri, “di poter poi finalmente far effettuare agli organi competenti la dovuta manutenzione e pulizia”.

“Per appurare le responsabilità del passato – affermano i pentastellati – abbiamo chiesto al Presidente della Commissione Trasparenza, Pietro Malara (FdI), di convocare urgentemente una sessione su questa problematica, per capire come mai nessuno in passato si è accorto di queste mancate autorizzazioni”.

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