Falsi farmaci cinesi contro il covid venduti nei negozi: maxi-sequestro a Roma

I carabinieri del NAS hanno scoperto un traffico di farmaci provenienti dalla Cina, potenzialmente rischiosi per la salute

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Farmaci cinesi illegali contro il covid venduti in erboristerie e negozi della Capitale: oggi è scattato il maxi sequestro da parte dei NAS, su indicazione del ministero della Salute e del Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute.

In supermarket ed erboristerie gestite da cittadini asiatici gli investigatori hanno scoperto un traffico di farmaci anti-covid privi di qualsiasi autorizzazione all’immissione in commercio nel territorio dell’Unione Europea.

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I carabinieri del NAS (foto repertorio)

Il sequestro penale ha riguardato 437 confezioni di farmaci di provenienza cinese per il trattamento di varie sintomatologie influenzali, di cui 88 scatole, per un totale di 2.112 pillole, utilizzati dalla comunità cinese per la cura dei sintomi da covid-19.

Medicinali illegali all’interno dell’Ue e con ingredienti privi di certificazioni, dunque possibilmente pericolosi per la salute.

I titolari delle attività illecite sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione sanitaria di farmacista, in assenza del titolo abilitativo, e per aver avviato un’attività di vendita all’ingrosso di medicinali senza la prescritta autorizzazione Regionale.

“L’intervento ha consentito di tutelare il rispetto delle salute pubblica e allo stesso tempo impedire la vendita di farmaci prodotti con modalità non note e non sottoposte ad alcuna verifica sulla loro efficacia e sui possibili effetti collaterali da parte delle competenti Autorità Sanitarie Nazionali (AIFA) e Europee (EMA)”, fa sapere il Comando dei Carabinieri per la Tutela della salute.

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