Aggressione ai giornalisti Rai, per gli arrestati scatta il Daspo “Willy”

Per i due ultras della Lazio, ai domiciliari per la violenta aggressione ai danni della troupe di "Storie Italiane", è scattato anche il Daspo Willy

ultras

Per i due ultras della Lazio protagonisti della violenta aggressione ai danni di due giornalisti Rai è scattato, oltre all’arresto, anche il “Daspo Willy”.

Il Questore Carmine Esposito ha applicato – per la prima volta nella provincia di Roma – la nuova norma varata dopo l’uccisione di Willy Monteiro Duarte, il giovane 21enne assassinato a calci e pugni il 6 settembre scorso, a Colleferro, per aver cercato di difendere un amico.

Grazie allo speciale provvedimento ai due ultras laziali viene vietato per due anni di frequentare locali pubblici – pub, bar e ristoranti – nella zona della movida di Ponte Milvio, storico luogo di ritrovo dei tifosi Laziali.

Ammesso che ritornino in libertà prima di due anni, visto che i due arrestati – ora ai domiciliari – devono rispondere di aggressione e lesioni.

aggressione

Lo scorso 20 dicembre la troupe Rai stava riprendendo gli assembramenti nella zona dei locali di Ponte Milvio per la trasmissione “Storie italiane” (leggi qui). I due giornalisti Rai aggrediti stavano documentando la numerosa presenza di giovani che privi di mascherine nei pressi di alcuni bar della piazza, luogo di ritrovo per la movida romana.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Questura e dalla Procura di Roma, il gruppo di giovani ultras laziali, tra cui i due arrestati, infastiditi dalle riprese ha aggredito ripetutamente con inaudita violenza i due giornalisti, poi inseguiti e nuovamente colpiti anche dopo essere riusciti a fuggire verso il loro scooter.

Dopo le perquisizioni e gli arresti di ieri, eseguiti dalla Digos capitolina, oggi gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma hanno dunque notificato i cosiddetti “Daspo Willy” ai due ultras della Lazio identificati come autori dell’aggressione.

Il provvedimento adottato mira a tener lontano da bar e locali pubblici persone socialmente pericolose che hanno preso parte a disordini all’interno o nelle immediate vicinanze di locali, oppure che hanno commesso nei medesimi luoghi reati contro la persona o il patrimonio.

Nel caso di violazione del provvedimento adottato nei loro confronti, i due giovani rischierebbero da 6 mesi a 2 anni di carcere ed una multa che va da 8.000 a 20.000 euro.

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