Grandine, nubifragi, gelo siberiano: forti i danni alle coltivazioni di ortaggi in campo aperto, e i prezzi al dettaglio salgono
I nubifragi prima, e il gelo di questi giorni poi, hanno danneggiato fortemente le coltivazioni agricole di ortaggi in tutta Italia. Risultato: raccolto dimezzato, e prezzi in netta salita. A risentirne di più sono broccoli, cicorie, broccoletti e carciofi: aumenta il costo, anche se “qualità e disponibilità continua ad essere garantita”, assicura l’Ufficio studi del Centro agroalimentare Roma (Car).
I danni più devastanti ai campi coltivati a ortaggi “sono stati causati dalla grandine”, determinando, in alcune zone, “un calo nei quantitativi di verdure raccolte”, sottolinea il Car, con un conseguente aumento dei prezzi di circa il 30%.
Nessun problema, invece, per i prodotti coltivati in serra, almeno per ora: in assenza di danni da maltempo l’alta disponibilità mantiene i prezzi nello stesso range del periodo precedente.
Anzi, alcuni prodotti vengono venduti prezzi molto contenuti: carote, finocchi, patate verze, cavolfiori hanno un costo più abbordabile di quello degli anni scorsi.
Ottimo il raccolto invece delle arance della varietà tarocco, vendute a prezzi contenuti visto il notevole quantitativo disponibile sul mercato. Buono – sottolinea il Car – il rapporto qualità prezzo per la frutta di stagione come mele e pere.
“Come sempre accade – dichiara il direttore generale del Car Massimo Pallottini – i cambiamenti climatici, specie se drastici ed improvvisi, possono creare danni e disagi e perciò influire sulle dinamiche del mercato del fresco e del freschissimo”.
Il Car con le sue oltre 200 aziende alla produzione e le oltre 400 aziende grossiste, è un hub che per la sua estensione riesce comunque a soddisfare reperibilità e qualità dei prodotti, sia ortofrutticoli che ittici”, conclude Pallottini.
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