Aperte le barriere anti-rifiuti sul Tevere: alla foce attesa onda di piena di plastica

E' allarme ambientale sul litorale romano. I rifiuti abbandonati sugli argini del Tevere continuano a raggiungere il mare. A fine gennaio previsti i lavori di pulizia delle scogliere a Fiumicino

Barriere anti-rifiuti

E’ allarme ambientale sul litorale romano. I rifiuti abbandonati sugli argini del Tevere continuano a raggiungere il mare.

“In questi giorni – afferma il presidente di Ecoitaliasolidale Piergiorgio Benvenuti – abbiamo denunciato come la costa fra Fiumicino ed Ardea, a seguito delle forti piogge, è stata invasa dai rifiuti e soprattutto dalla plastica.

“Rifiuti che provengono in special modo dal Tevere che ha trascinato in mare buona parte dei materiali abbandonati illegalmente sulle sponde, dai pneumatici alle bottiglie, cassette della frutta, mobili, bombole del gas, ma anche lastre di eternit, telai di biciclette, e una marea di plastica. La situazione della costa laziale è particolarmente grave per l’enorme quantità di detriti e rifiuti vari che giungono dal Tevere e dall’Aniene e dagli innumerevoli canali presenti sul litorale romano”.

Aperte le barriere anti-rifiuti sul Tevere: alla foce attesa onda di piena di plastica 1

L’assessore all’Ambiente del Comune di Fiumicino, Cini: “Lavori entro fine mese per rimuovere i rifiuti”

“Entro fine mese contiamo con procedura accelerata contiamo di affidare il bando dei lavori  alla ditta che si occuperà di ripulire le scogliere e degli arenili nel tratto di costa tra Fiumara Grande e Maccarese, a 400 metri dalla foce dell’Arrone. Dalla Regione, grazie al lavoro della consigliera Michela Califano, sono arrivati i 200mila euro del 2020 e sono previsti altri stanziamenti sia per l’anno in corso sia per il 2022. Iniziare i lavori subito con il maltempo è rischioso, aspettiamo che la situazione si normalizzi”, ha affermato l’assessore all’ambiente del Comune di Fiumicino Roberto Cini.

Il Tevere in piena in questi giorni, infatti, ha costretto all’apertura temporanea della barriera anti-rifiuti che altrimenti avrebbe potuto innalzare ancora di più il livello dell’acqua. Il fiume è sotto monitoraggio continuo anche se i suoi livelli sono in discesa. I risultati che finora sono stati raggiunti da questa iniziativa, promossa ormai più di un anno fa dalla Regione Lazio nell’ambito dei Contratti di fiume, si stanno facendo vedere e hanno superato la quota di più di 4mila e 300 chili di immondizia.

Tra fine giugno e i primi di novembre del 2020, infatti, i rifiuti raccolti dalle due strutture messe sul Tevere e sull’Aniene hanno raggiunto quota 2 tonnellate. “Oltre alla plastica abbiamo trovato vetro, tronchi, taniche di ferro, pneumatici, frigoriferi, bombole gpl, scaldabagni, caschi, materassi, calcinacci e anche un tavolo da ping-pong”, spiega Cristiana Avenali, responsabile dell’Ufficio di scopo dei piccoli Comuni e dei Contratti di fiume della Regione Lazio.

Foto di Emanuele Valeri 

Ti potrebbe interessare leggere anche: Spiagge invase dalla plastica: il ministro dell’Ambiente Costa a Fiumicino