Il X Municipio ha affidato l’incarico di validazione del progetto esecutivo della pista ciclabile a una società esperta di depuratori, gasdotti e smaltimento rifiuti
Il progetto esecutivo della tanto discussa pista ciclabile di Ostia sarà validato da una società esperta in depurazione delle acque, fognature e smaltimento dei rifiuti. Ad aggiudicarsi l’incarico è un’azienda di Castel Gandolfo.
E’ la determina dirigenziale 2497/2020 del 16 dicembre scorso, firmata dal direttore amministrativo del X Municipio, Giacomo Guastella, con Responsabile unico del procedimento Nicola De Bernardini (ex direttore municipale), ad affidare l’incarico di “verifica preventiva ai fini della validazione del progetto esecutivo relativo ai Lavori per la realizzazione pista ciclabile su lungomare di Ostia – Municipio Roma X”. La Acs International Engineering Srl con sede in via Ercolano 24, Castel Gandolfo, è risultata vincitrice della gara d’appalto a trattativa diretta: l’incarico sarà pagato 8.120,30 euro dall’amministrazione municipale.
Com’è noto il progetto è stato redatto dalla società “Risorse per Roma” (leggi qui). Ciò significa che all’azienda di progettazione spetterà il compito di analizzare, come ente terzo, l’aderenza del progetto esecutivo all’obiettivo, in termini di congruità economica e di fattibilità tecnica. Il Comune di Roma ha previsto una spesa di 1,8 milioni di euro per la sua realizzazione.
Non vogliamo in questo articolo mettere in discussione le capacità specifiche della società vincitrice, operativa dal 2010, ma lascia in qualche modo interdetti che la scelta per la valutazione di una pista ciclabile tanto discussa da realizzare in una posizione così delicata, come il lungomare di Roma, con un altissimo impatto urbanistico e sulla mobilità, sia affidata a una società che, evidenzia nel suo claim strategico, vanta una “particolare competenza in materia ambientale, essendo specializzata nella progettazione e direzione lavori di impianti di depurazione, acquedotti, fognature, gasdotti e impianti di smaltimento dei rifiuti”.
Magari sarà pure vero che la pista ciclabile di Ostia si allaga e, in particolari condizioni meteo, viene invasa dalla sabbia trascinata via dalle spiagge, ma forse, per un’opera così importante, sarebbe stato meglio rivolgersi a uno studio di urbanistica. O, forse, si è proprio evitato di farlo.