Botti: il bollettino dei feriti di Capodanno (VIDEO)

La conta dei feriti a causa dei botti di Capodanno, a Roma e nel resto dell'Italia

Anche quest’anno l’ordinanza della sindaca Raggi che vietava i botti di Capodanno è stata decisamente ignorata nella Capitale. Ecco il bilancio dei feriti a causa dei fuochi d’artificio a Roma e nel resto dell’Italia.

Botti Capodanno: il bollettino dei feriti a Roma

L’effetto Covid-19 si è fatto sentire, ma il cielo della Capitale allo scadere della mezzanotte si è illuminato anche quest’anno. Migliaia di botti e fuochi d’artificio sono stati esplosi in tutti i quartieri di Roma e provincia, e in particolare nelle zone più popolari, Tor Bella Monaca su tutte.

Se il bilancio a livello Nazionale testimonia un trend in netta diminuzione con 229 interventi dei Vigili del Fuoco rispetto ai 686 dello scorso anno – variazione riconducibile alle misure restrittive per fronteggiare l’emergenza Coronavirus – il Lazio conferma anche quest’anno il suo primato. Il Ministero dell’Interno, infatti, fa sapere che il numero maggiore di chiamate ai pompieri è stato registrato nella nostra Regione: sono stati ben 45 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco solo nel Lazio (oltre cento in meno rispetto allo scorso anno). Subito dopo nel conteggio, Campania con 40, Puglia 24, Veneto 19, Lombardia 18, Sicilia 17, Liguria 16.

A Roma, dove l’ordinanza della sindaca Virginia Raggi è stata completamente disattesa, il numero maggiore di segnalazioni per i danni causati dai botti di Capodanno.

Il primo bilancio parla di 9 persone ferite dai petardi e dalle batterie di fuochi d’artificio. I referti ospedalieri recitano il solito triste bollettino: ustioni, abrasioni corneali e lesioni agli arti superiori. Il più grave ha avuto una prognosi di 15 giorni per un danno a un occhio (contusione bulbare) e per ferite alle mani. Gli episodi si sono verificati al centro di Roma, in zona ponte Milvio, a Fiumicino, Marino, Frascati e Velletri.

In alcune zone della città, particolarmente vivaci durante la notte, sono stati segnalati anche principi di incendi o veri e propri roghi. E’ il caso ad esempio della “regina dei  fuochi d’artificio” Tor Bella Monaca, dove mezz’ora dopo il brindisi di fine anno, ha preso fuoco un appartamento situato al decimo piano di una delle torri. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che in poco tempo hanno domato le fiamme, senza dover ricorrere all’evacuazione dello stabile.

Interventi anche nel IX Municipio dove sono stati avvistati piccoli roghi nella zona di Mostacciano e a Laurentino 38.

Infine, ieri pomeriggio un petardo è stato lanciato all’interno di un cassonetto in via delle Isole di Capoverde. Il raccoglitore dell’immondizia ha preso fuoco ed è stato necessario l’intervento dei pompieri per spegnere il rogo.

INOLTRE, SEMBREREBBE CAUSATO DAI FUOCHI D’ARTIFICIO QUESTO SINGOLARE EPISODIO (clicca qui)

Botti Capodanno, 8 feriti a Napoli

La triste conta dei feriti va avanti in questo ore anche nel resto dell’Italia. A Napoli una donna di 52 anni, che era andata a trovare la madre anziana a Mugnano, è stata colpita da un proiettile vagante all’altezza del sopracciglio. Fortunatamente la donna non è in pericolo di vita e sarà operata nei prossimi giorni.

In totale sono otto i feriti per i botti di Capodanno tra il capoluogo di Regione e la provincia: 3 a Napoli e 5 nell’hinterland. Per dovere di cronaca, si tratta del numero più basso registrato negli ultimi anni. Solamente lo scorso primo gennaio erano stati 48 i feriti, di cui 46 per fuochi d’artificio e 2 per colpi d’arma da fuoco.

Fortunatamente non ci sono minori tra gli otto feriti del Capodanno 2020, quasi tutti sono rimasti feriti alle mani e nessuno è in pericolo di vita.

Tragedia ad Asti, un bambino muore per i botti di Capodanno

Terribile tragedia in via Guerra ad Asti. Un ragazzino di 13 anni è morto a causa delle ferite all’addome provocate dall’esplosione di un fuoco d’artificio. Non c’è stato niente da fare per il giovane che è stato trasportato d’urgenza in ospedale, ma è deceduto. L’episodio è avvenuto all’interno di un campo nomadi intorno a mezzanotte (00:37 ora costatazione morte) per lo scoppio di una batteria di petardi che lo ha colpito l’addome. La vicenda ha provocato problemi di ordine pubblico nell’ospedale, dove il minore è stato portato dopo l’incidente, con l’intervento delle Volanti della locale Questura in ausilio ai Carabinieri, intervenuti aggrediti dai familiari del minore.

Milano: un ferito grave a causa dei botti di Capodanno

Un solo ferito grave, invece, a San Giuliano Milanese. Si tratta di un 54enne, che ieri sera ha subito l’amputazione di due dita e un trauma addominale per lo scoppio di un grosso petardo. L’uomo è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale di Niguarda.

A Milano un giovane ha subito un trauma alla mano destra sempre a causa dei botti di Capodanno, ma non ha avuto bisogno di essere portato in ospedale.

Arresti e sequestri

Secondo i dati del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sono state denunciate in relazione ai botti di Capodanno 180 persone a piede libero, con un dato in diminuzione rispetto a quello dello scorso anno quando ne vennero segnalate 277, e sono state arrestate 48 persone a fronte delle 51 del 2020. Riguardo ai materiali sequestrati durante il mese di dicembre, al momento si tratta di 48 strumenti lanciarazzi (10 lo scorso anno); 36 armi comuni da sparo (1.415 lo scorso anno); 1728 munizioni (103.968 lo scorso anno); 1.487 chili di polvere da sparo (682 lo scorso anno); 6.212 manufatti appartenenti alla IV e V categoria del Testo unico di pubblica sicurezza (41.823 l’anno scorso); 7.490 chili di manufatti con la marcatura «CE» (21.791 lo scorso anno); 7.923 chili di prodotti comunque non in regola (9.688 lo scorso anno); 198.125 pezzi di articoli pirotecnici di varia natura (101.282 lo scorso anno). Tra i motivi principali dei sequestri l’eccedenza dei carichi detenuti dai titolari delle licenze, l’illecita detenzione da parte di chi non ne aveva titolo e la natura illegale degli stessi prodotti sequestrati.

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