Il Museo delle Navi di Fiumicino verso la riapertura

I visitatori potranno tornare ad ammirare le antiche navi dei romani, conservate in perfetto stato: quadriremi e flotte da guerra a disposizione dei turisti

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Presto sarà possibile tornare ad ammirare lo spettacolo offerto dalle antiche navi romane perfettamente conservate presso il Museo delle Navi di Fiumicino. Il Parco Archeologico di Ostia annuncia la riapertura dei cancelli del Museo entro la prossima estate, dopo una lunga chiusura per operazioni di restauro e per bonificare la struttura dall’amianto.

“Le ultime fasi del cantiere saranno visibili al pubblico”, afferma il Direttore del Parco Archeologico di Ostia antica, Alessandro D’Alessio. “Si tratterà del restauro delle navi romane, una dopo l’altra, in un recinto trasparente, con i restauratori all’opera sotto gli occhi dei visitatori”, spiega.

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“Prevediamo di aprire per l’estate 2021 il Museo. Mostreremo le navi, racconteremo le vicende del loro rinvenimento. Il museo rientrerà nel circuito della fruizione progressivamente: racconteremo passo passo ogni inserimento di reperti nelle vetrine e ogni rivelazione scientifica dei sistemi di navigazione antica”, afferma D’Alessio.

Tra il 1958 e il 1965, durante la costruzione dell’aeroporto internazionale «Leonardo da Vinci», vennero alla luce gli scafi di 7 navi romane. I relitti si trovavano nell’area dell’antico Porto di Claudio, un grandioso bacino di 150 ettari che nel corso dei secoli venne riempito dai sedimenti del Tevere, fino a scomparire quasi del tutto. Per garantire la conservazione dei fragili resti lignei e permettere la loro visione da parte del pubblico, nel 1979 venne inaugurato il Museo delle Navi, costruito presso l’area di rinvenimento dei relitti in via Alessandro Guidoni.

Per motivi conservativi si decise di esporre solo i 5 scafi meglio conservati dei 7 rinvenuti, ovvero una barca da pesca provvista di vivaio sul ponte e 4 imbarcazioni di piccolo cabotaggio, adatte alla navigazione fluviale lungo il Tevere (naves caudicariae). I natanti furono probabilmente affondati intenzionalmente al termine della loro vita utile, in un’area portuale poco utilizzata ai margini del bacino di Claudio.

La costruzione, composta da un unico grande spazio rettangolare, come una sorta di hangar, sorge a ridosso dell’aeroporto internazionale di Fiumicino, nel luogo in cui i relitti delle navi vennero scoperti, proprio durante i lavori di costruzione dell’aeroporto stesso. Il vecchio museo è stato chiuso nel 2002 per la presenza di amianto.

Negli ultimi anni, una serie d’iniziative del Parco Archeologico di Ostia Antica hanno portato a un rinnovato impegno del MiBACT, che ha inserito il Museo delle Navi nel programma dei Grandi Progetti Strategici, finanziandone i lavori di ristrutturazione e nuovo allestimento, attualmente in corso.

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