Con i primi 50 operatori vaccinati oggi al Vax day parte il piano della Asl Roma 3 con 45mila dosi disponibili dal 29 dicembre al Grassi
Un momento storico per il litorale romano. Con i primi 50 operatori interessati al Vax day questa mattina al Grassi, parte il piano di vaccinazione che da mercoledì 30 dicembre prevede la somministrazione di 45mila dosi.
Puntuale come da programma questa mattina intorno a mezzogiorno si è celebrato il Vax day della Asl Roma 3 che prelude alla somministrazione, a partire dal 30 di dicembre, di ben 45mila dosi in questa prima fase.
L’Area vaccinazioni è stata allestita al primo piano dell’ospedale “Grassi” di Ostia dove verranno ricevuti tutti gli operatori e i soggetti a rischio individuati in questa prima fase. Nella giornata di oggi sono stati 50, soprattutto infermieri, coloro che hanno ricevuto la prima dose. Domani affronteranno il corso di formazione per essere loro stessi a inoculare le 45mila dosi in viaggio dalla Pfizer alla Asl Roma 3.
Tutti i vertici della sanità locale hanno preso parte stamattina a quello che può considerarsi un evento storico. A fare gli onori di casa è stata Maria Grazia Budroni, Direttore Sanitario dell’ospedale. “All’interno del Grassi – ha spiegato – abbiamo individuato un’area specifica per realizzare il percorso previsto dalla norma. La prima sala è riservata all’accettazione, nella quale i vaccinandi svolgeranno le pratiche dovute, compresa la somministrazione del consenso informato. Segue la stanza della somministrazione del vaccino organizzata su due linee di attività in modo tale da poter operare in contemporanea su due operatori alla volta. Infine si accede ad un’ulteriore stanza di osservazione”.
“Questa terza sala del percorso – sottolinea Katiuscia Del Zio della Direzione Sanitaria – è dedicata all’osservazione di chi è già stato vaccinato. Subito dopo la somministrazione l’utente viene fatto accomodare in queste poltrone per un periodo che da disposizione regionale può essere di un quarto d’ora”.
Emozionato il primo vaccinato del litorale romano, l’infermiere professionale Silvio Sirio. “Sono sereno, ho fiducia del risultato scientifico – ha commentato dopo aver ricevuto la puntura sulla spalla – Da 41 anni somministro farmaci per il mio lavoro e, pertanto, credo nella scienza. Ritengo dovere morale e civico quello di effettuare questa vaccinazione per contribuire a cercare una soluzione a questa pandemia che è un problema grosso”.
“Iniziamo una nuova fase, quella di una speranza concreta, del superamento di un anno difficile e terribile – ha concluso il commissario della Asl Roma 3, Giuseppe Quintavalle – Domani arriveranno 45mila dosi e aggiungiamo così un’ulteriore fase di speranza per poi iniziare una campagna rivolta all’intera popolazione”.
Servizio di Mara Azzarelli