Da piazza San Pietro Bergoglio lancia l’appello: “Vaccino bene comune, la legge dei brevetti non sia sopra a quella dell'amore”
Le scoperte dei vaccini sono “luci di speranza”, se però sono “a disposizione di tutti”, afferma Papa Francesco durante la Benedizione di Natale, a San Pietro.
Bergoglio chiede esplicitamente ai governanti di evitare che “le leggi di mercato e dei brevetti siano sopra le leggi della salute e dell’umanità”.
Un appello che arriva nelle stesse ore in cui il primo furgone Pfizer, con le dosi di vaccino anti-covid, arriva in Italia attraverso la frontiera del Brennero, diretto allo Spallanzani di Roma.
Il Pontefice si rivolge poi direttamente ai capi di governo per rinnovare la sua richiesta di un vaccino globale, per tutti: “Il Figlio di Dio ispiri a coloro che hanno responsabilità politiche e di governo una rinnovata cooperazione internazionale, a cominciare dall’ambito sanitario, affinché a tutti sia garantito l’accesso al vaccino e alle cure. Di fronte a una sfida che non conosce confini, non si possono erigere barriere. Siamo tutti sulla stessa barca”.
“In questo momento storico, segnato dalla crisi ecologica e da gravi squilibri economici e sociali, aggravati dalla pandemia del coronavirus, abbiamo più che mai bisogno di fraternità”, dichiara il Papa durante la Messa natalizia.
“Il Bambino di Betlemme ci aiuti allora ad essere disponibili, generosi e solidali, specialmente verso le persone più fragili, i malati e quanti in questo tempo si sono trovati senza lavoro o sono in gravi difficoltà per le conseguenze economiche della pandemia, come pure le donne che in questi mesi di confinamento hanno subito violenze domestiche“.
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