Abbiamo scelto l’immagine scattata dal fotografo Francesco Toiati per rappresentare il senso di precarietà e incertezza che caratterizza questo Natale
Un uomo cammina da solo, ghermito dalle onde su un tappeto di sabbia scura, ferrosa. E’ la Vigilia e Francesco Toiati, affermato fotografo de Il Messaggero, dall’elicottero della Polizia di Stato in volo su Ostia, ha colto l’attimo. Un attimo che sembra l’eternità perché questo è il primo Natale in lockdown, la prima Natività in isolamento da covid-19, un terreno incerto tra un passato fatto di morte e disperazione e un futuro animato dalla speranza del vaccino.
E’ un’immagine oscura, lontana dai colori scintillanti delle feste, quella che Toiati propone all’osservatore. Un pugno allo stomaco, purtroppo non lontano dalla realtà cupa che la pandemia ci obbliga a vivere. Esprime angoscia e solitudine quell’uomo solo che cammina sulla battigia. Tutto intorno il grigio nelle sue tetre sfumature, dalla sabbia bagnata e ferrosa all’acqua resa limacciosa dalle correnti. Quel mare sembra allungare le sue braccia, minaccia di ghermirlo, di risucchiarlo.
E’ in cammino quell’uomo sulla spiaggia. Forse vuole fuggire dal tempo e forse è alla ricerca di una via d’uscita. L’atmosfera tutto intorno sembra sospesa, in una incertezza tra un imminente destino di pace e serenità. O, al contrario, pronto a scatenarsi in burrasca, in tempesta, in maremoto.
Non sappiamo cosa ci aspetta tra dubbi su mutazioni che aumentano i contagi, pareri contrastanti di studiosi che hanno alimentato scetticismi, sospetti di interessi economici inconfessabili ma anche tra decine di vaccini già pronti a scatenare la battaglia, farmaci di supporto che migliorano le cure, organizzazioni sanitarie che hanno potenziato la capacità di risposta.
Ci piace pensare che in questa foto di Francesco Toiati la schiuma bianca, elemento di purezza, di candore, di pulizia, sia il preludio ad una sorta di sterilizzazione globale. Il colore acceso della spuma è un po’ il desiderio di sovrastare il grigio dominante dei tempi, la voglia di rinascita, la speranza della sconfitta della minaccia virale.
CHI E’ FRANCESCO TOIATI
Dal 1984 fotografa cronaca italiana e internazionale. Iscritto all’ordine dei Giornalisti dal 1999. Inizia la sua attività al servizio dello storico quotidiano Paese Sera e dal 1994 collabora assiduamente con il quotidiano Il Messaggero testimoniando con i suoi scatti momenti e avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro Paese.
Dalle vicende della Banda della Magliana agli efferati fati di cronaca che segnarono il corso degli anni ’80; dai terremoti di Umbria, Marche, Abruzzo, alle alluvioni che misero in ginocchio alcuni territori della Toscana, del Piemonte e della zona di Sarno in Campania, dagli attentati dei magistrati Falcone e Borsellino all’infinita giornata in cui il mondo salutò papa Giovanni Paolo Secondo per l’ultima volta, permettendo alla realtà di entrare
nell’immaginario dei lettori attraverso le sue foto.
È stato inviato di guerra in Romania, Ex Jugoslavia ed Albania e si è poi specializzato in foto aeree grazie anche alle ultime collaborazioni con i Reparti volo della Capitale