Accolto dal suo predecessore Di Majo, che ha curato il passaggio di consegne. Al nuovo presidente il difficile incarico di intervenire sullo sbilancio dell'ente
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha nominato Pino Musolino nuovo Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, presso il Porto di Civitavecchia.
Ex Presidente del Autorità Portuale di Venezia, Musolino subentra al posto di Francesco Maria Di Majo, che ha accolto il suo successore con un simbolico passaggio delle consegne, al termine di un colloquio.
“Lascio l’incarico presso il Porto di Civitavecchia, in cui ho trascorso quattro anni molto impegnativi ma fantastici“, commenta Di Majo.
“Con le tante professionalità presenti nell’ente abbiamo lavorato sodo e tracciato un percorso che, sono certo, il mio successore Pino Musolino – del quale nutro una sincera stima – porterà a termine, contribuendo in maniera significativa a raggiungere i tanto auspicati traguardi che Civitavecchia e l’intero network laziale con i porti di Fiumicino e Gaeta meritano di ottenere”, prosegue l’ex presidente dell’Autorità Portuale.
“Adesso la priorità contingente è quella di superare la difficoltà amministrativa data dal voto negativo del Comitato di Gestione al bilancio e pianificare sul breve e medio periodo come compensare gli effetti negativi e drammatici della crisi causata dalla pandemia”, dichiara il neo Presidente del Porto, Pino Musolino.
“È una sfida che parte in salita, ma sono estremamente orgoglioso e grato di questa opportunità e di potermi mettere con umiltà al servizio dei porti di Roma e del Lazio”, sottolinea Musolino.
Il nuovo dirigente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, classe 1978 e veneziano doc, è laureato in Giurisprudenza.
Musolino proviene dall’esperienza nei porti veneti, in cui dal marzo 2017 ha ricoperto il ruolo di Presidente prima e di Commissario negli ultimi mesi. Inoltre vanta una notevole esperienza nel settore marittimo portuale a livello nazionale, europeo e internazionale.
Ora lo aspetta la difficile missione di risanare lo sbilancio di oltre 4 milioni tra entrate e uscite dell’Autorità Portuale. Uno sbilancio che ha indotto il Comitato di Gestione e il Collegio dei Revisori a non dare l’assenso al documento finanziario per il 2021 dell’ente.
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