47 anni fa a Fiumicino moriva il finanziere Antonio Zara

Nel 47° anniversario della scomparsa, è stato commemorato il finanziere Antonio Zara, ucciso da un gruppo di terroristi all’aeroporto “Leonardo da Vinci” il 17 dicembre 1973.

Commemorazione morte Antonio Zara

Nel 47° anniversario della scomparsa, è stato commemorato il finanziere Antonio Zara, ucciso da un gruppo di terroristi all’aeroporto “Leonardo da Vinci” il 17 dicembre 1973.

Commemorazione morte Antonio Zara
Commemorazione morte Antonio Zara

Alla presenza del Comandante Regionale Lazio, Generale di Divisione Rosario Lorusso, del Comandante Provinciale di Roma, Generale di Brigata Paolo Compagnone, e del Comandante del Gruppo aeroportuale, Colonnello Stefano Ciotti si è svolta, presso la caserma “Zara-Iavarone” e nel pieno rispetto delle misure di contenimento del Covid-19, una sobria cerimonia commemorativa.

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Un commando armato del gruppo “Settembre Nero”, dopo aver lanciato due bombe all’interno di un aereo della Pan Am fermo su una piazzola di manovra dello scalo aeroportuale uccidendo 28 passeggeri, ne prese in ostaggio altri e si impossessò di un jumbo della compagnia Lufthansa pronto al decollo.

Il militare della Guardia di Finanza, in servizio di vigilanza doganale, tentò di fermare i terroristi sulla pista prima che salissero sull’aereo ma venne freddato con una raffica di mitra.

Commemorazione morte Antonio Zara: la strage di Fiumicino

Il 17 dicembre 1973 alle ore 12:51, un commando terrorista palestinese composto da 5 persone, fece irruzione all’interno del Terminal di Fiumicino. Gli uomini dopo aver estratto armi automatiche ed esplosivi dalle loro valigie, si sono fatti strada all’interno del Terminal fino alla pista sparando all’impazzata e uccidendo 2 persone.

Raggiunta la zona di parcheggio dell’aeroporto, i terroristi si sono diretti verso il Boeing 707 della Pan Am, volo 110 per Teheran con scalo a Beirut delle 12.45, e vi gettarono all’interno una bomba al fosforo e due granate dirompenti. Gli assistenti di volo tentarono di evacuare il velivolo il più velocemente possibile aprendo le uscite di emergenza sulle ali, dal momento che le altre erano ostacolate dai terroristi; molti passeggeri riuscirono a scappare, ma 30 rimasero uccisi.

Tra questi quattro italiani: l’ing. Raffaele Narciso, il funzionario Alitalia Giuliano De Angelis, di ritorno alla sede di Teheran con la moglie Emma Zanghi e la loro figlia Monica di appena 9 anni. Nell’attacco perse inoltre la vita il finanziere ventenne Antonio Zara che, giunto per primo sul luogo dell’assalto a seguito dell’allarme generale emanato dalla Torre di controllo dell’aeroporto, tentò di contrastare i dirottatori.

L’attacco risultò essere talmente fulmineo, da non consentire un’adeguata risposta da parte delle forze dell’ordine. L’attentato fu organizzato per rispondere alle politiche occidentali contro la causa palestinese.

L’azione criminale terminò nella tarda serata del giorno dopo all’aeroporto di Kuwait City, dove furono liberati gli ostaggi ed arrestati i terroristi.

Ad Antonio Zara, decorato con la Medaglia d’oro al Valore Militare, sono state intitolate le caserme in cui hanno sede il Comando Regionale Molise e i Gruppi di Campobasso e Fiumicino, e una classe di motovedette della Guardia di Finanza.

redazione@canaledieci.it

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