Effetto covid sugli incidenti stradali: in calo del 30 per cento

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Unico effetto positivo della pandemia da covid-19: gli incidenti stradali sono diminuiti drasticamente. I divieti e le restrizioni degli ultimi mesi, con i limiti imposti alla circolazione delle persone per evitare il diffondersi del contagio, hanno avuto un riflesso immediato sul numero di morti e feriti sulle strade italiane.

Stando ai dati diffusi dall’Aci, il calo del numero delle vittime riguarda tutti gli ambiti stradali: nei primi nove mesi dell’anno è stimato a circa il 50% sulle autostrade, tra il 40 e il 44% su strade urbane ed extraurbane.

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Nel primo semestre 2020, viene segnalato, le percorrenze medie annue sono diminuite del 37% rispetto allo stesso periodo del 2019 sulle autostrade in concessione e del 32% sulla rete extraurbana principale mentre le prime iscrizioni di autovetture si sono ridotte del 43%.

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I mesi estivi hanno visto una ripresa sia della mobilità sia del mercato auto, sostenuto dagli incentivi. Se si estende l’osservazione fino a settembre le percorrenze medie sulle strade extraurbane principali risultano in calo del 23%, le prime iscrizioni di autovetture nuove di fabbrica subiscono una contrazione del 33%

Secondo una rilevazione dell’Istat, in collaborazione con l’Aci, nel periodo gennaio-settembre 2020 si registra una forte riduzione del numero di incidenti stradali con lesioni a persone, pari a -29,5%. In netto calo anche il numero dei feriti, -32,0%.

Nel periodo della prima ondata di covid-19 le riduzioni sono ancora più accentuate: tra gennaio e giugno 2020 si registra un calo del 34% per le vittime e di quasi il 40% per incidenti e feriti. Nel trimestre luglio-settembre 2020 l’incidentalità è in ripresa, con cali più contenuti rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nei primi nove mesi dell’anno l’Istat ha rilevato che circa il 50% degli incidenti si è verificato sulle autostrade, mentre tra il 40 e il 44% su strade urbane ed extraurbane.

“Il radicale calo della mortalità è dovuto ai periodi di confinamento della popolazione e al blocco della circolazione, che hanno condotto a una diminuzione forzata di incidenti e vittime, non legata a comportamenti virtuosi e al miglioramento della sicurezza stradale”, sottolinea l’Istat.

In termini percentuali, nei primi nove mesi del 2020 il numero di morti è sceso del 43,1% rispetto al 2010 e del 66,4% nel confronto con lo stesso periodo del 2001.

Secondo i dati dell’European Transport Safety Council (ETSC), riferiti alle vittime di aprile 2020 in 24 Paesi della Ue, al culmine della prima ondata della pandemia, si è registrata una diminuzione media di mortalità del 36%. La riduzione più alta dei morti in incidenti stradali in Europa nel mese di aprile 2020 è stata registrata proprio in Italia, seguita da Belgio, Spagna, Francia e Grecia, tutti con un decremento percentuale maggiore del 55%.

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