Focene: avanza l’erosione. A rischio il chiosco “40° all’ombra” (VIDEO)

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Torna l’allarme erosione a Focene dove il chiosco “40° all’ombra” è ormai a rischio crollo. Necessario un intervento per proteggere la costa.

Focene: avanza l’erosione. A rischio il chiosco “40° all’ombra”. IL VIDEO

Il maltempo dei giorni scorsi ha colpito duramente il Litorale. A Focene è scattato l’allarme erosione soprattutto nella zona al confine con Fregene a ridosso dell’Oasi WWF di Macchiagrande dove il chiosco “40° all’ombra” già messo a dura prova ora rischia il crollo.

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Foto scattata da Alessio Bramucci residente a pochi metri dal tratto interessato dall’erosione

Le operazioni di trasferimento della sabbia davanti alla struttura balneare proseguono giorno e notte. I pali in legno, conficcati a circa tre metri di profondità, non hanno resistito all’avanzare del mare e ora vacillano.

“Sto lavorando giorno e notte per cercare di creare una diga a protezione della costruzione in legno ha dichiarato Antonio Quaranta, titolare del chiosco – sono stanco e soprattutto molto deluso delle promesse fatte circa la costruzione di scogliere a protezione della costa di Focene e in particolare in questo tratto di arenile a due passi da Fregene.

Fino ad ora ho posato una cinquantina di sacchi contenenti sabbia con alcuni amici che mi stanno aiutando con un bobcat a spostare cumuli di rena per creare una sorta di diga. Nei giorni scorsi sono spariti circa 30 metri di spiaggia. Speriamo che le cose non precipitino perché sono veramente esausto.

Lo stato d’animo è quello che è.  – prosegue – Profonda amarezza perchè sono 20 anni che si grida al lupo al lupo: tutti sanno che l’erosione c’è, ma dove sono le istituzioni? La riserva naturale è totalmente scomparsa. La Regione ha fatto 10 sopralluoghi, ma quando iniziano i lavori? Quando vengono fatti progetti seri a salvaguardia del Nostro litorale.

Siamo abbandonati a noi stessi – aggiunge Antonio con la voce rotta dalla commozione e dalla rabbia – Io sono tra i pochi ancora aperti e sono costantemente sotto attacco: mareggiate, incendi e furti, tanto che sono costretto a dormire tutte le notti qui al chiosco.

Ancora non hanno capito che siamo arrivati alla frutta e non si può più tergiversare. Ho 20 persone a lavorare con me, oggi sarei stato pieno di clienti nonostante l’emergenza Covid ed invece sono qui a spaccarmi la schiena per mettere sacchi di sabbia.

Noi paghiamo la concessione, teniamo pulito, ma come ci tengono sempre a sottolineare le istituzioni, è tutto di proprietà dello Stato. E se è davvero così… perchè non veniamo tutelati? Perchè siamo noi a dover tamponare questa situazione?  

Abito da 50 anni a Fiumicino, ma questa non è più la mia città: è diventato il Terzo Mondo!” – conclude Quaranta.

Focene: avanza l’erosione. Il Comitato Fare Focene: « serve con urgenza un intervento tampone»

«Ci troviamo di nuovo davanti alla solita emergenza commenta Alessandro Spagnolo, presidente del Comitato spontaneo Fare Focene  il fenomeno erosivo è arrivato a livelli di guardia tanto da compromettere la sicurezza non solo delle strutture balneari ma anche delle abitazioni. Focene è a rischio. Serve con urgenza qualche intervento tampone per arginare il fenomeno in attesa poi dei lavori previsti per il 2021.»

Intanto la Regione ha stanziato un milione di euro per risarcire i danni provocati dalla tragica ondata di maltempo che ha colpito Fiumicino a luglio 2019 quando un terribile tornado si è abbattuto su Fiumicino, Focene e Maccarese, uccidendo una donna. (Leggi qui)

 

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