Poliziotta del Commissariato di Ostia a processo

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Dirigeva l’Ufficio reperti del Commissariato di Ostia, dove vengono conservati i beni sequestrati nel corso delle operazioni di Polizia e quelli appartenuti a persone decedute. La poliziotta, con anni di servizio alle spalle, ora andrà a processo.

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Perché secondo la Procura di Roma, l’agente per anni avrebbe sottratto i soldi, i gioielli e l’oro che veniva depositato nel suo Ufficio, a seguito del lavoro svolto dai suoi colleghi.

Per lei è scattato il rinvio a giudizio: il reato contestato dalla pm Claudia Terracina è peculato. Stando alle accuse la poliziotta in tre anni avrebbe intascato 90mila euro. Soldi rubati dai conti correnti di persone decedute, da depositi bancari o addirittura dai portafogli dei cadaveri.

Secondo i pubblici ministeri, ad esempio, nel giugno 2018 la donna avrebbe prelevato 250 euro dal bancomat di un uomo morto poco prima in uno stabilimento balneare. Nello stesso periodo si sarebbe impossessata della pensione Inps di uno straniero deceduto nel 2017, per un totale di 13mila euro.

Una serie di furti senza sosta, insomma. Denaro, orecchini, anelli, rolex: secondo la Procura, dopo essere transitati per l’Ufficio reperti, sarebbero finiti nelle tasche dell’agente.

La donna, sospesa dalle sue funzioni, punta ora a uno sconto di pena. L’ex poliziotta infatti ha chiesto al giudice di poter usufruire del rito abbreviato, e si è dichiarata pronta a risarcire le vittime.

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