Il tam tam è già partito: le indicazioni volano di chat in chat, di social in social. Su Tik Tok, Whatsapp e Instagram le due bande di adolescenti che sabato scorso hanno dato vita alla maxi rissa nel salotto buono di Roma si stanno dando appuntamento. Per un secondo round, che questa volta – annunciano – sarà quello definitivo.
Per ora il teatro scelto dai ragazzini per la prossima battaglia è lo stesso: il parco del Pincio, a Villa Borghese. Ma naturalmente, questa volta, ad aspettarli troveranno le forze dell’ordine, in allerta dopo quanto accaduto sabato. Sempre che i due gruppi di adolescenti non decidano all’ultimo momento di darsi appuntamento in un luogo diverso, magari lontano da sguardi indiscreti.
Intanto il cerchio delle indagini si stringe sui ragazzi che hanno scatenato la maxi rissa: i carabinieri stanno vagliando le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, per dare un’identità a coloro che hanno scatenato l’aggressione.
Sconcertanti le scene riprese dai video: decine e decine di adolescenti, tutti senza mascherina, che se le danno di santa ragione, apparentemente senza motivo, per lunghissimi minuti.
Uno dei quattordicenni che per primi sono stati vittime del pestaggio oggi, 8 dicembre, ha presentato denuncia, accompagnato in caserma dai genitori. Nel corso della rissa due adolescenti gli hanno spaccato il naso, ha riferito ai carabinieri. Per lui i sanitari hanno stabilito una prognosi di 30 giorni.
Presto però potrebbero arrivare altre denunce da parte degli aggrediti, e i militari avranno più dettagli sui violenti che hanno trasformato il Pincio e piazza Navona in un ring.
L’identificazione è sempre più vicina: oltre alle immagini delle telecamere di sorveglianza e ai video finiti sui social si stanno facendo avanti nuovi testimoni. Per gli autori del pestaggio, una volta smascherati, scatterebbe la denuncia penale per rissa. Insieme, inevitabilmente, alle sanzioni amministrative per il mancato utilizzo delle mascherine.
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