Dopo le piogge intense delle ultime ore, si teme un’onda di piena dei fiumi che attraversano Roma e Fiumicino. Per questo motivo sono state chiuse le banchine lungo il Tevere nella Capitale mentre alla foce il sindaco raccomanda di tenersi distanti dagli argini, anche dell’Arrone.
E’ stata la Protezione Civile di Roma Capitale ad aver disposto ieri la chiusura degli accessi alle banchine del Tevere, sulla base dell’informativa del Centro Funzionale Regionale, emessa alle 4:05 del 6 dicembre, con la quale viene comunicato che, a seguito delle piogge che hanno interessato e interessano il bacino del fiume Tevere e dei suoi principali affluenti, si prevede che dal pomeriggio/sera di domenica 6 dicembre 2020 i livelli idrici del Tevere potranno interessare parzialmente le banchine del tratto urbano nelle zone più depresse. La quota iniziale di allagamento delle banchine del tratto urbano presso la stazione idrometrica di Ripetta è stata individuata a m. 7,00.
Resta irrisolto, al momento, il problema dei numerosi senza fissa dimora che dormono in giacigli di fortuna sotto i ponti di Roma o lungo le sponde del Tevere nella sua periferia.
Il monito per mettersi in sicurezza nei pressi degli argini dei due fiumi che attraversano la città, il Tevere e l’Arrone, è arrivato anche dal sindaco di Fiumicino. «Le piogge di questi giorni hanno alimentato oltremisura il Tevere e l’Arrone che, a Maccarese, ha superato la soglia idrometrica – dichiara il sindaco, Esterino Montino – La protezione civile è allertata – prosegue – per intervenire immediatamente se le condizioni meteorologiche peggiorassero ulteriormente la situazione. Si raccomanda, pertanto, di rimanere lontani da entrambi i fiumi, in particolar modo dalle banchine del Tevere e dall’argine dell’Arrone e di prestare la massima attenzione fino a che la situazione non sarà rientrata».
DOMENICA DI SALVATAGGI NEL TEVERE
Quella di ieri è stata una giornata che ha visto impegnate le forze dell’ordine in salvataggi di persone finite nel Tevere. Purtroppo si registra anche un morto.
Intorno alle ore 15,30, alcune squadre dei Vigili del Fuoco sono intervenute all’altezza di Ponte Garibaldi per soccorrere due persone cadute nel fiume Tevere. Uno dei due uomini recuperati, un uomo di 53 anni, è deceduto, mentre l’altro è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Fatebenefratelli. Ancora incerte le cause di questo incidente. Per l’intervento di salvataggio, sono intervenute le squadre 7a, 1a, Saf, Fluviale ed i sommozzatori. Sul posto anche il funzionario di guardia e la polizia di stato.
Nel pomeriggio, poi, un uomo, rimasto bloccato sulla banchina del Tevere all’altezza di Ponte Milvio, è stato salvato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. L’uomo, un cittadino romeno senza fissa dimora, è stato poi portato in ospedale in codice verde a scopo precauzionale. Sul posto la polizia.
Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, chiede che Regione e Autorità di Bacino intervengano con urgenza per la manutenzione straordinaria del Tevere e dell’Arrone. Il rischio, spiega, è che i due fiumi possano straripare a causa delle piogge intense di questo periodo. E intervengano per risolvere il problema strutturale del collettore fognante di Acea tra Focene Nord e Focene sud.
“A causa delle piogge di questi giorni il Tevere ha superato i livelli di guardia, raggiungendo un’altezza massima di 7,60 metri (60 cm oltre la soglia). L’Arrone è arrivato a 2,78 metri (28 cm oltre la soglia)”, sottolinea il primo cittadino in una nota.
“Dobbiamo assolutamente insistere con Regione e Autorità di Bacino affinché venga fatta la manutenzione ordinaria e straordinaria di questi corsi d’acqua. Come va affrontato il problema strutturale del collettore fognante di Acea tra Focene Nord e Focene sud, zona di costa ancora una volta danneggiata da una mareggiata con mare forza 8”, conclude Montino.
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