Nell’ambito del progetto Tobia, a partire da domani, il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 14 alle 19, sarà possibile effettuare il test per Covid-19 (antigenico e molecolare, con ricetta medica dematerializzata), presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma. Si comincerà, dunque, il 4 dicembre. Il test nasofaringeo e molecolare, sarà rivolto esclusivamente a persone con grave disabilità intellettiva, autismo, non o parzialmente collaboranti (cioè non in grado di utilizzare gli arti superiori e inferiori).
I test impiegati permettono di utilizzare il materiale prelevato anche per le successive indagini molecolari, in caso di positività al Covid-19, evitando quindi di ripetere il tampone.
Covid-19, cos’è e perchè nasce il Progetto TOBIA
Il progetto TOBIA offre a persone con disabilità intellettiva o relazionale l’opportunità di accedere alle procedure diagnostiche utili e necessarie a prevenire e curare patologie non direttamente legate alla malattia principale da cui sono affetti.
Per pazienti con disabilità intellettiva grave, “non collaboranti” o “difficili”, è molto complesso eseguire esami impegnativi come una risonanza magnetica, un’endoscopia gastrica, una rettoscopia, un elettrocardiogramma o anche un semplice prelievo di sangue.
Spesso è necessario sedare i pazienti anche per una qualsiasi procedura diagnostica, una visita otorinolaringoiatrica, un trattamento odontoiatrico o un piccolo intervento.
Ecco perché l’Ospedale San Camillo ha messo in campo il progetto TOBIA (Team Operativo Bisogni Individuali Assistenziali), per prendere in carico questi pazienti e venire incontro ai loro bisogni attraverso l’organizzazione di percorsi diagnostici appropriati e di prevenzione con l’intervento congiunto di diverse specialità e figure professionali.
Il progetto prevede inoltre il progressivo coinvolgimento di associazioni di settore e del volontariato, fondamentali per l’accompagnamento dei pazienti.
La segnalazione dei casi al servizio avviene attraverso un “Call Center”, accessibile 24 ore su 24 ai numeri telefonici dedicati 06/58706099 – 346/2337741, dove gli operatori effettuano un primo “triage telefonico”, con la raccolta dei dati su scheda, specificatamente elaborata per procedere poi alla costruzione del percorso di cura personalizzato. Per l’utente è possibile inviare un messaggio WhatsApp (scritto o vocale) a cui il team di TOBIA risponde in genere entro le 24 ore successive.
In base ai dati acquisiti il team elabora il piano di intervento individualizzato, contatta i diversi servizi dell’ospedale verificando la disponibilità di strutture ed operatori, coinvolge le figure professionali necessarie, individua la data della specifica prestazione o del day hospital, comunica all’utente, ai suoi familiari o allo specifico care giver, la data di accesso. Sarà poi cura dello stesso team acquisire i referti degli esami eseguiti e trasmetterli all’utente o al care giver autorizzato.
Covid-19, test sierologici anche la scorsa estate nell’ambito del progetto Tobia
Già in estate, nell’ospedale si sono effettuati test sierologici a pazienti affetti da autismo e disabilità. Il progetto nasce dalla generosità e sensibilità del dottor Stefano Capparucci, volontario della Comunità di San Egidio e missionario in Africa.
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