Ad Acilia il distanziamento e l’isolamento da covid-19 si battono con il calcio balilla vivente. Gli sportivi della società di calcio Altetico Acilia svolgono i loro allenamenti e le partitelle “agganciati” alle aste tese su un rettangolo di gioco, a simulare in scala reale i “pupazzetti” del biliardino.
La trovata è del presidente della società, Quinto Martini, e dei suoi collaboratori. “Abbiamo riscontrato che molti ragazzi si stanno perdendo, lasciano l’attività sportiva impressionati dai rischi del contagio e dai rigidi quanto indispensabili protocolli sul distanziamento” spiega il presidente. Da qui la trovata.
Negli spazi della società, in via di Saponara, è stato ricavato un grosso calcio balilla: nel rettangolo di gioco possono scendere in campo 12 giocatori adulti oppure 14 bambini suddivisi in due squadre. Gli atleti, come nel biliardino, si alternano con gli avversari e la regola ferrea è che si possa calciare solo scorrendo lungo gli assi di ferro trasversali al campo, senza perdere mai contatto con l’asta.
L’Atletico Acilia conta circa 250 iscritti, tra allievi della scuola calcio e prima squadra. E tutti hanno accolto con vero entusiasmo oltre che divertimento la novità. “E’ chiaro che fare un certo tipo di allenamento, senza confronto diretto, li annoia – sottolinea Martini – Così è stata sviluppata questa strategia divertente e, comunque, che dà il senso dell’agonismo. Certo, non è la soluzione per il periodo drammatico che stiamo vivendo ma, nel nostro piccolo, è un contributo per i nostri ragazzi a farli superare questa difficile esperienza”.
L’idea è piaciuta così tanto che anche i genitori si stanno prenotando per qualche partitella.
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