“A Natale niente festeggiamenti: no a cenoni, baci o abbracci. Anche se cala il contagio“. Lo sottolinea il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante il suo intervento alla riunione dell’Anci, terminata poco fa. “Una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare il conto a gennaio, con un innalzamento brusco della curva”, precisa il premier.
Quelle che ci aspettano saranno festività natalizie all’insegna delle restrizioni anti-contagio, sebbene non tali da impedire piccole riunioni familiari, molto ristrette. Niente tavolate di parenti o amici, dunque.
Il prossimo 3 dicembre il capo del governo firmerà un nuovo Dpcm, che prevedibilmente dovrebbe abbassare la fascia di pericolo delle regioni e di conseguenza il livello di restrizioni. Ma l’eventuale allentamento sarà probabilmente riportato ai livelli attuali per la settimana del Natale: l’obiettivo di Palazzo Chigi è evitare un gennaio nero dal punto di vista dei contagi e dei morti.
“Dobbiamo predisporci a un Natale più sobrio. Ci auguriamo comunque – afferma Conte – che l’economia possa svilupparsi, che si possano fare acquisti e scambiare doni. Ma non sono pensabili baci, abbracci, festeggiamenti, festoni, festini: indipendentemente dalla curva epidemiologica“, dichiara il presidente del Consiglio.
“Occorre buon senso”, prosegue Conte. “Una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare il conto a gennaio con un innalzamento brusco della curva, in termini di decessi, e di stress sulle terapie intensive: non ce lo possiamo permettere, sarebbe folle”, avverte il premier.
“C’è molta attenzione verso le festività natalizie, forse le più sentite dagli italiani e non solo. Il governo non ha la palla di vetro, sta rilevando che ci sono alcuni segnali positivi per quanto riguarda l’andamento della curva epidemiologica. Si evidenziano i primi effetti positivi delle misure, ma nemmeno gli scienziati si avventurano a dire quale sarà l’andamento della curva a Natale”, precisa Conte.
“Dobbiamo arrivare in prossimità e capire come dosare gli interventi, ci stiamo preparando a vari scenari. Se la domanda è ‘A Natale cosa facciamo?’, dobbiamo predisporci a passarlo in modo più sobrio rispetto agli anni scorsi e speriamo al prossimo”, conclude il premier.
Guarda il video dell’intervento del presidente del Consiglio all’Assemblea annuale dei Comuni italiani:
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