Mancati risarcimenti danni buche stradali: è scontro tra Codacons e Comune di Roma

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Prosegue la diatriba tra Comune di Roma e Codacons in merito ai risarcimenti degli incidenti causati dalle buche stradali delle Capitale. Il Campidoglio ha rifiutato di pagare i danni subiti da Carlo Rienzi in seguito ad una caduta provocata da una voragine e l’associazione minaccia una denuncia all’Ivass e alla Procura della Repubblica. Ma non si tratta di un singolo episodio nella Città Eterna…

Roma: scontro Codacons-Comune sui risarcimenti danni per le buche stradali

Era il 12 dicembre 2019 quando il presidente Codacons cadde a terra a causa di un avvallamento in Via in Arcione, reso invisibile dalla pioggia. Rienzi si procurò diverse ferite e contusioni alle gambe e alla bocca.

In seguito all’incidente vennero avviate le procedure per il risarcimento dei danni, ma oggi è arrivata la risposta: l’amministrazione comunale nega qualsiasi indennizzo per la caduta.

Nonostante alla domanda di conciliazione siano state allegate la denuncia, le foto dell’avvallamento e delle ferite riportate, la dichiarazione di un testimone, oltre ai certificati e agli esami medici effettuati con tanto di ricevute delle spese mediche sostenute, per il Comune non ci sarebbero abbastanza prove.

“Il Campidoglio – spiega Rienzi – si appella alla mancanza di un verbale di Polizia Locale ‘volto ad accertare lo stato dei luoghi con una relazione d’intervento. Peccato che il sito stesso del Comune di Roma, nella sezione dedicata, affermi che il verbale della polizia locale relativo all’incidente ‘non è condizione di procedibilità ai fini della presentazione dell’istanza, ma è fortemente raccomandato per la valutazione del sinistro da parte dell’Amministrazione. Risulta quindi fortemente raccomandato, non obbligatorio presentare tale verbale.

Per il Comune, inoltre, – prosegue il presidente Codacons – ‘la presenza di una pavimentazione a sanpietrini insidiosa, è comunque ben visibile con l’illuminazione artificiale. Tuttavia in data 12 dicembre 2019 alle ore 18.00, in Via in Arcione 90 e su tutto il territorio della Città Metropolitana di Roma era in corso un temporale che rendeva scarsa la visibilità ed impediva di accertare la presenza dell’avvallamento, in quanto interamente ricoperto d’acqua piovana”. – conclude Rienzi.

Alla luce di tutto ciò il Codacons ha formalmente diffidato Roma Capitale e Assicurazioni di Roma a procedere alla instaurazione del procedimento conciliativo, provvedendo anche alla nomina di un conciliatore per il sinistro in questione, pena una denuncia all’Ivass e alla Procura della Repubblica.

Quello che è accaduto a Rienzi non è certo il primo episodio di mancati risarcimenti da parte del Comune di Roma e di Assicurazioni di Roma. In più occasioni, infatti, è stata riconosciuta valida la tesi per la quale non si ha diritto al rimborso se l’avvallamento all’origine del danno è visibile, soprattutto con la luce del giorno.

Ricorderete il caso della donna rimasta invalida a causa di una frattura della caviglia su una strada comunale di Casal Palocco. In quell’occasione l’amministrazione aveva rifiutato il rimborso sostenendo, appunto, che la deformazione dell’asfalto del marciapiedi, benchè coperta d’aghi di pino, essendo giorno, era visibile e quindi evitabile.

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