Covid, Pfizer annuncia: “Vaccino efficace al 90%, 50 milioni di dosi entro il 2020”

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Il vaccino contro il covid-19 sviluppato dalla statunitense Pfizer “ha un’efficacia pari al 90 per cento nel prevenire il contagio del virus”. Ad affermarlo, poco fa, è stato Albert Bourla, il presidente e Ceo dell’azienda farmaceutica. Pfizer, con la collaborazione di BionTech, prevede di produrre fino a 50 milioni di dosi di vaccino entro il 2020, e fino a 1,3 miliardi di dosi nel 2021.

Soddisfazione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Accogliamo le incoraggianti notizie sui vaccini di Pfizer e BioNTech e salutiamo tutti gli scienziati e i partner europei e africani che stanno sviluppando nuovi strumenti sicuri ed efficaci per battere il Covid-19”, commenta il direttore generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus.

“Oggi è un grande giorno per la scienza e l’umanità. La prima serie di risultati del nostro studio di fase 3 sul vaccino Covid-19 fornisce la prova iniziale della capacità del nostro vaccino di prevenire il virus”, spiega Bourla in una nota.

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Il presidente di Pfizer annuncia: “Il nostro vaccino efficace al 90 per cento”

“Stiamo raggiungendo questo traguardo fondamentale nel nostro programma di sviluppo di vaccini in un momento in cui il mondo ne ha più bisogno con tassi di infezione che stabiliscono nuovi record, ospedali che si avvicinano alla capacità eccessiva e le economie che lottano per sopravvivere”, prosegue il Ceo di Pfizer.

“E’ una vittoria per l’innovazione e la scienza, ma anche uno sforzo di collaborazione globale“, aggiunge Ugur Sahin, Ceo di BioNTech, l’azienda coproduttrice del vaccino Pfizer.

Anthony Fauci, il virologo della task force covid della Casa Bianca, è entusiasta. I risultati del vaccino sperimentale di Pfizer “sono semplicemente straordinari”, sottolinea il direttore dell’istituto di malattie infettive statunitense, e mostrano una “percentuale di efficacia che va oltre le aspettative”.

Il virologo, poco amato dal presidente uscente Donald Trump ma molto apprezzato nell’ambiente scientifico internazionale, si riferisce alla capacità di prevenire il contagio nel 90% dei volontari, nella fase 3 dei test condotti da Pfizer e BioNTech. “Un risultato che avrà un grande impatto su tutto ciò che faremo rispetto al covid“, aggiunge lo specialista americano.

Il virologo Roberto Burioni, spiega il tipo di sperimentazione che si è fatta sul nuovo vaccino targato Pfizer. “La Pfizer, dopo avere dimostrato in studi di fase 1 e 2 che il vaccino è ragionevolmente sicuro che suscita una risposta immunitaria potenzialmente protettiva, è passata alla fase 3. Ha preso 44.000 persone, le ha divise in due gruppi di 21.000 e metà li ha vaccinati con il vaccino anti-COVID, metà no. Ovviamente i partecipanti allo studio non sanno a quale gruppo appartengono. Fatto questo, una settimana dopo la seconda (e ultima) dose di vaccino i ricercatori hanno cominciato a contare i casi di COVID-19 che si sono verificati nei due gruppi. A oggi se ne sono verificati 94, e pare che siano quasi tutti tra i non vaccinati. Per terminare lo studio bisogna arrivare a 156 infettati, e le cose potrebbero anche cambiare. Ma – per fare un paragone calcistico – siamo al decimo del secondo tempo e stiamo vincendo 3 a zero. Teniamo duro, perché tra poco potrebbe arrivare la conferma definitiva dell’efficacia e a breve la fine di questo incubo che stiamo vivendo da molti mesi”.

 

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